venerdì 5 aprile 2013

L'ALLEANZA PLEIADIANA/ARTURIANA - IL GRUPPO DI ATTERRAGGIO, PARTE 3

 



Ed ora la terza Parte della storia dell'Alleanza Pleiadiana/Arturiana - fonte : www.suzanneliephd@blogpsot.com
 
 
28.03.2013

MYTRE PARLA:
Oltre ai preparativi per l'atterraggio, l'Astronave Madre e le Navi più piccole vicine alla Terra si stanno preparando per più visitatori. Molti di voi saranno tra questi visitatori, sia nel vostro corpo notturno, che nella vostra forma umana oppure come vero sè galattico. Alcuni di voi ci raggiungeranno con la propria Espressione Superiore del SE' e la vostra espressione fisica potrebbe non ricordare questi incontri.
Però, coloro tra voi che hanno creato un profondo collegamento tra la vostra tuta terrestre e le vostre espressioni superiori multidimensionali o di quinta dimensione probabilmente si ricorderanno qualcosa dei nostri incontri. Anche se quell'incontro vi risale alla memoria quando siete svegli, è probabile che rivivrete una breve immagine oppure alcuni frasi.

Se poteste trascrivere ciò che avete ricordato e poi entrare in un profondo stato meditativo, è probabile che ricorderete di più della vostra esperienza. La maggior sfida per voi sarà quella di permettervi di credere che questo "sogno" era reale. Non preoccupatevi se avete o meno solo immaginato la visita. Al contrario, rilassatevi semplicemente dentro il sogno e permettetevi di percepire tutti i dettagli. Rivivere tutta l'intera esperienza sarà in realtà d'aiuto.

Noi, la vostra Famiglia Galattica, sappiamo quanto sia stato difficile per voi durante gli anni di isolamento sulla Terra tridimensionale. Condividere il vostro processo di risveglio, e per alcuni di voi gli anni vissuti in un mondo che avete sempre saputo non essere la vostra vera Casa, vi aiuterà a ricordare le vostre visite insieme a noi nelle dimensioni superiori.

Inoltre, ci rendiamo conto che i molti dubbi sulle vostre esperienze interiori accumulati nei lunghi anni vi facevano desiderare che arrivasse questo momento. Perciò, uno dei membri della nostra famiglia che al momento indossa una tuta terrestre condividerà un'esperienza personale del processo di ricordarsi di SE'.

 

PARLA IL CONTATTO UMANO:

Io sono uno di coloro che ha sempre saputo di non essere come "loro", nel senso di chiunque altro nella mia vita. E' stato sempre chiaro che non potessi parlare ad alcuno della mia famiglia, o neanche ai miei amici, delle strane cose che avvenivano nella mia mente e nei miei sogni. D'altra parte, conoscevo molte versioni di me stesso provenienti da molte diverse Timeline del pianeta Terra.
In effetti, pensavo a questo posto come al "pianeta Terra", non come Casa. Non sapevo dove fosse Casa mia, ma sicuramente non era la Terra. Ho sempre sentito di essere in visita sulla Terra. I sogni mi raccontavano che c'era un altro luogo che era Casa e che questo posto, la Terra, era solo un posto che stavo visitando. Però non mi piaceva farlo.
Inoltre, riuscivo a ricordare vita dopo vita, dopo vita, quando ero in visita in questo pianeta e non ce ne sono state molte, se non nessuna, in cui io fossi felice. Forse se avessi potuto ricordarmi dov'era Casa mia, il mio pianeta d'appartenenza, avrei potuto trovare un modo per andarci. Forse se ci fossi potuto andare nei sogni, allora avrei trovare un luogo in cui essere felice.

Però c'era un luogo molto oscuro che dovevo attraversare se cercavo di andare a Casa nei miei sogni e mi ci sono voluti decenni per imparare come attraversarlo. Questo luogo non era intorno a me; era dentro di me, così come Casa mia era dentro di me.

Naturalmente sapevo bene di non poter raccontare a nessuno che credevo di avere una Casa dentro di me, quindi tenevo saggiamente quell'informazione per me. Per fortuna, c'era questo enorme Essere di Luce Bianca che stava con me per la maggior parte del tempo, e che mi dava amore incondizionato e risposte alle mie domande. Sapevo di dover tenere per me anche questa notizia.

Di conseguenza, la mia vera vita si svolgeva dentro di me e fingevo di essere presente in quella esteriore. Però la mia vita esteriore non era la MIA vita; era la vita in cui ero in visita. Desideravo così tanto poter andare a Casa, ma non avevo idea dove fosse, se non che era dentro di me. Perciò fingevo che il mondo esterno fosse reale, mentre dentro mi mancava Casa mia terribilmente.

Avevo posto alcune regole a coloro che mi avevano posto in questo pianeta straniero. La prima cosa che dissi fu che non sarei andato in guerra. Dissi loro, chiunque fossero, che mi rifiutavo di partecipare a qualsiasi guerra, quindi se doveva succedere, volevo essere portato via da qui. Ho anche imparato, ad un età molto giovane, che se dicevo: "NO, questo NON fa parte della mia realtà!", quell'evento poi non sarebbe successo.

Ovviamente ci sono state altre cose accadute inaspettatamente, ma ne sono sopravvissuto e ora le ho dimenticate (o spinte nell'inconscio). In effetti, molto del tempo trascorso su questo pianeta è stato dimenticato e sostituito con i ricordi di Casa mia. Alla fine, quando ho imparato a gestire meglio la vita quotidiana su questo pianeta, ho cominciato a essere in grado di integrarmi in questa realtà.

In ogni caso, ero già ben dentro l'età adulta quando il profondo senso di solitudine verso il mio Pianeta iniziasse a svanire e io cominciassi ad imparare ad essere felice su questo pianeta. Effettivamente, il pianeta, che è la natura, mi è sempre stato amico. Riuscivo a vedere tante fate e altri elementali, perchè venivano a giocare con me quando ero bambino.

Mi chiedevo se, dovendo vivere su questo pianeta, non potessi almeno vivere in qualche luogo dove si potesse parlare delle fate e dei loro meravigliosi amici. "Entra nella tua immaginazione" fu la sola risposta che ebbi. Perciò ci andai e lì fui felice.

Però il mondo esterno aveva bisogno che facessi cose che non mi piaceva fare. Nonostante ciò, sapevo di doverle fare per sopravvivere su questo pianeta. Anche se molte volte a me non importava di sopravvivere, perchè volevo veramente andare a Casa. Quello era il momento in cui l'Essere di Luce mi parlava e mi diceva cosa che sapevo di non poter ripetere a nessuno. Avrebbero pensato che fossi pazzo, e forse lo ero.

Poi l'Essere di Luce mi disse di annotare le cose che mi succedevano dentro, per renderle più reali. Però non potevo farci niente con queste informazioni e le tenni per me per molti anni. Fino a quando l'Essere di Luce mi disse di condividerle con il mondo tramite Internet. Bè, pensai, finchè qualcuno non pensa che io sia il pazzo che scrive queste cose, penso di poterlo fare.

Appena iniziai a condividere ciò che avevo imparato dalla mia interiorità, il mio mondo esterno cominciò effettivamente ad essere più felice. Però per molto tempo non collegai i due fatti. Ora che posso condividere la mia vita interiore, mi viene chiesto di comunicare con la gente provienente da Casa mia che sono in visita su questo pianeta per aiutarci. Posso chiudere gli occhi e vedere una persona, perchè questo amico interiore non ha l'aspetto di una luce splendente.

Questa persona sembra un umano, un uomo, in effetti. E' vestito in uniforme, molto simile ad una uniforme militare di questo pianeta, ma io so che lui NON è di questo pianeta. E' molto alto, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. I suoi occhi ti danno conforto ma è anche preoccupato. Vuole dirmi qualcosa ma ho la sensazione che non mi potrebbe piacere. Fortunatamente devo andare, così posso spegnere la comunicazione per il momento.

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