giovedì 14 febbraio 2019

RIVELAZIONI DEL BAMBINO DELLE STELLE NEGLI ULTIMI GIORNI DI CHIRONE IN PESCI




Ora ci siamo. Siamo proprio arrivati al punto. Questi ultimi giorni di Chirone in Pesci stanno segnando la fine di un'epoca. Essa cominciò alla fine di febbraio del 2011 e si è protratta fino ad ora, con un intervallo di qualche mese nella primavera/estate 2018. Tutti coloro che si sentono smarriti, persi, alienati, fuori posto fin dalla nascita stanno per ritrovare la via.
Non senza prima però sentire tutta la sofferenza della solitudine che un'anima, fine sostanza delicata,  incarnata/incastrata in un corpo fisico possa sperimentare.
Vi ricordate?
Vi ricordate come fu dire di sì, quel sentore di onnipotenza nel rimirare il progetto di vita che saremmo scesi a svolgere, noi, Esseri di luce, Esseri delle Stelle, con mille ambizioni di guarigione e riequilibrio di mondi perduti dietro le loro angosce e crudeli giochi di potere?
Vi ricordate come fu offrirsi volontari, sapendo che avremmo portato la luce? Il delirio di onnipotenza, pensando che in breve tempo avremmo salvato il mondo?
Poi il Nulla.
Il Freddo.
Quel Freddo atavico, tanto vasto da togliere il fiato.
La mancanza di Casa, di facce amiche, di sorrisi di comprensione.
E l'Oblio, il Signore del Nulla.
Poi la fatica di arrancare giorno per giorno, inseguendo qualcosa di invisibile, alla cieca ricerca di sollievo e di nutrimento.
Il tentativo di dimenticare la presenza dell'Oblio, perdendosi dietro mille stati alterati, e poi ancora correre, correre, correre, ad inseguire un'illusione di verità.
Solchi nascosti, volutamente cementati nel profondo del corpo. Ora si svelano, elevano olezzi inquietanti verso le narici del cuore. Ora dobbiamo sentirli, piangerli. Ora possiamo respirare di sollievo perché non c'è più bisogno di celare nulla. Ora possiamo sopportare la solitudine più ghiacciata del mondo. Il transito di Chirone ci ha messo in contatto con la promessa di vita che avremmo trovato sulla Terra, nel mettere noi stessi al servizio di qualcosa di immenso. Ora ci troviamo a servizio di noi stessi. Ora siamo portatori di quella compassione di cui ci fregiammo quali Guerrieri della Luce. Ora ricordiamo. Fa male, siamo intontiti dal contatto con questa verità. Il corpo (di nuovo) duole, è stanchissimo, ha secoli di oblio da smaltire. Le ossa scricchiolano perché stanno cambiando posture di controllo. Lo stato di sonnolenza è costante. Sembra non finire mai.
Giorni difficili. Non riconoscere il volto che ci guarda dallo specchio è normale. Chi è che mi sta guardando? Quale antica figura emerge dal mio profondo? O antica anima, benvenuta a te! Profondamente grata che ti stai rivelando a me con la sofferenza e la gioia, la reticenza e la volontà. Accetto in me ciò che mi si sta rivelando e ringrazio tutto di me che ha resistito fin qui.
Presto la pagina verrà voltata e ci si mostrerà un nuovo volto.
Ora posso riposare.
Stefania Gyan Salila


7 commenti:

  1. Proprio così .... un cammino sopra le montagne russe �� non fa na piega ��♥️��

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  2. è esattamente come mi sento adesso, vivo giorni pesantissimi in cui il disorientamento regna sovrano, come dici tu sembra non finisca mai... ma grazie per le tue parole piene di luce, di accettazione e di gratitudine, mi insegnano moltissimo.

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  3. Sì, solitudine, nessun volto amico, dolori, lacrime su ciò che è stato e mai più tornerà. Attorno il nulla, buio che non mi fa più paura ma che mi permette di riposare lasciando i andare...come morire.

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  4. Io non so se faccio anch'io parte di voi anime antiche so soltanto che sono cresciuta sempre un po indisparte, rifugiandomi nella musica nell'arte e nei libri. Pesavo le parole pensando che valeva la pena far discorsi soltanto se avessero reso migliori. Mi sono sentita sempre fuori dal gruppo anche se cercata e amata...Ho vissuto con sofferenza questo sentirmi inadeguata al mondo. Poi mi sono lasciata travolgere dalla fretta del mondo dovevo diventare grande avevo due bimbi da seguire. Molti mi considerano una roccia mai un momento di calo sempre con il sorriso e lo sguardo fiducioso in avanti. Poi queste ultime settimane ... e mi sento a pezzi come se anni di vita non fossero trascorsi il fisico sembra sia stato centrifugato...Mi sento di colpo invecchiata e...ritrovo quella bambina...che si sente ancora inadeguata e che si sforza di essere altro per stare al ritmo del mondo fuori ...ma questa volta non crede più di farcela. Sento tutto questo e poi leggo parole come le tue. Può essere davvero che io percepisca in modo così profondo?

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