lunedì 20 maggio 2019

I POSTUMI DEL PLENILUNIO IN SCORPIONE - LA TRISTEZZA ATAVICA DIVENTA FORZA INOSSIDABILE



Scrivo una nota veloce per necessità. Siamo nei giorni immediatamente successivi al potente Plenilunio in Scorpione di sabato 18 maggio e da allora, complice un meteo assolutamente mortifero e freddo, stiamo sprofondando in una tristezza immensa. Almeno per quanto riguarda me e tante persone con cui mi sono sentita in queste giornate. Si è aperto un pozzo profondo. Approfittiamone. Per quanto poco piacevole, è quando ci si ritrova nella verità di un vuoto immane che ci si conosce veramente. Non c'è nulla che possa consolare ora ed è perfetto così, per conoscere ogni asperità di solitudine che stride sulla superficie della struttura ossea che ci limita e contiene. Questi sono confini sacri, quelli che si stanno rivelando. Questo spazio ghiacciato che abbiamo nel cuore, nel ventre, corrisponde a ciò che finalmente siamo pronti a sperimentare senza più timore di percepire qualcosa che ci sommergerà. Quella paura svanisce nel constatare che possiamo sopravvivere all'esperienza. Nulla sarà mai troppo grande, o troppo oscuro. Stiamo sopravvivendo a noi stessi, ed è una grande vittoria.
Un altro passo compiuto verso l'autonomia e l'auto-realizzazione. 
Ora il Sole interiore può rivelare se stesso e splendere. La Luna in Scorpione ha scavato una voragine da cui si intravvede lo scheletro luminoso che ci abita. Pura Luce che finalmente si sente libera di brillare.
In lak'ech!
Stefania Gyan Salila 

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