Arte by Catrin Welz-Stein
Die kleine Meerhexe
La Piccola Strega di Mare
Sono nel cammino della Ricerca da quasi trent'anni, ma non mi ero mai trovata in acque così melmose come in queste ultime settimane.
Seguo lo Tzolkin da quindici anni, ma mai le Onde Incantate si sono fatte sentire nella crescente intensità in cui le sto avvertendo adesso. Una dopo l'altra, con i loro cicli di 13 giorni, incalzano il sentire, fino ad arrivare all'affanno assoluto. Kin dopo Kin, il cuore non riesce a gestire il peso, la fatica, le lacrime congelate che spuntano vergognose agli occhi. Non sono abituate a mostrarsi così facilmente. C'è una ritrosia di anni, c'è una timidezza innata che sto riscoprendo, un pudore che ho sempre cercato di nascondere, sempre rimasto lì, negato, inutilmente cercando di salvare l'innocenza perduta, la purezza della semplicità abdicata in nome dello sbandieramento del sapere, della conoscenza.
Tutto si sta destrutturando. Il mondo esterno sta cambiando a velocità supersonica, ci fa sentire smarriti e piccoli, ma questo accade solo perché stiamo facendo la stessa cosa dentro di noi. Posso finalmente permettermi di sentirmi piccola e smarrita, inutile, senza senso, senza scopo, rimanendo tuttavia centrata in ciò che accade, agendo le diverse parti che fanno a gara a farmi uscire di senno: la vittima, la frustrata, l'arrabbiata, la vilipesa, la dimenticata, la rifiutata. Ci sono tutte. Ogni giorno ciascuna di loro si presenta a recitare la sua parte, e devo lasciarle fare, per conoscerle fino in fondo. Non cerco neanche di trovare sollievo nella meditazione. Sto. Mi concedo una camminata in spiaggia perché amo il sole e così respiro e lascio che il corpo si accomodi. Per il resto, sto con me, rimango in questo contatto profondo e mi lascio agire con quanta più libertà mi sia possibile.
L'ultima, drammatica, diretta è avvenuta lo scorso 28 settembre, quando è iniziata l'Onda della Notte Blu, lo stesso giorno in cui Mercurio, governatore dei 5 sensi, entrava in Scorpione. Sia la Notte Blu che lo Scorpione risuonano a frequenze che mettono in contatto con il Profondo, con l'Inconscio. Oggi siamo appena all'ottavo giorno dell'Onda e mi sembra di starci dentro da una vita intera. Un giorno dura una vita, durante la quale sperimento infinite sfumature emozionali negative e dense (queste sono qualità, non giudizi). Sono molto contenta di avere l'occasione di farlo, perché mi sto conoscendo come mai mi era accaduto finora. Mi sono aperta il cuore in due e sto andando dentro come se fossi un'anguilla, e penetro dentro gli interstizi sconosciuti e sondo territori alieni. A volte mi chiedo se questa vita basterà per permettermi di sentire l'amore, se riuscirò mai a sentire qualcosa dentro il cuore. E' talmente intimo quello che sto scrivendo che me ne vergogno, ma come posso non raccontare di questo processo in corso d'opera? Lo faccio perché sono sicura che tanti altri ne sono immersi e magari non sono così avvezzi ai propri inferni come lo posso essere io. Ho una certa esperienza di percorsi alchemici in cui incontrare i propri mostri lasciandoli essere. Non è piacevole per niente, ma se non si va loro incontro, questi prenderanno sempre il sopravvento in ogni circostanza.
Questo è l'aiuto che ci sta fornendo Mercurio in Scorpione. Ogni cosa accade sincronicamente affinché ciascuno arrivi denudato alla fine dell'anno, per ripartire con altri parametri. Dunque entriamo nel tunnel e lasciamoci lavorare dall'Amore. Esso ci spingerà al limite, ma se non sperimentiamo fin dove possiamo spingerci, come compiere il famoso salto verso il senso di unità interiore?
Il giorno del Kin 190, Cane Bianco Galattico, si sta concludendo. Il suo significato letterale è: vivo l'integrità dello stato di coscienza di un amore puro di fedeltà a me stesso e ai miei sogni. Nonostante tutto il dolore che mi è costato attraversarla, alla fine della giornata i doni ricevuti sono stati immensi. Mi sento tornata in me. Credo di aver compiuto un grande passo, infinitesimale.
In lak'ech!
Cara Stefania,
RispondiEliminacome prima cosa grazie di cuore per questa condivisione così profondamente intima.
Mi confrontavo proprio pochi minuti fa con una cara amica raccontandole di come stiano risalendo dal profondo cose negate da tempo e nel farlo provocano davvero tanto disagio ed è solo grazie agli strumenti acquisiti che riesco anche io a farmi attraversare, questa volta con fiducia rispetto al passato: sento che tutto questo ha un senso più grande di quanto possa comprendere e appunto accolgo e lascio che sia.
Un grande abbraccio
Paola
Carissima,
RispondiEliminaNon ho mai scritto ma questa volta risuona in me ogni tua singola parola... è proprio quello che sto vivendo e sapere di non essere sola mi da conforto come il calore del sole sulla pelle, grazie!