ARTE DI CATRIN WELZ-STEIN
Da quando è iniziata l'Onda del Viandante dei Cieli (21.05/02.06) si sta registrando una sorta di perturbazione interiore: agitazione, ansia, frenesia, difficoltà a mantenere un buon equilibrio emozionale.
Tanti fattori concorrono a questo dal punto di vista astrologico: il cambio dei Nodi Lunari (missione dell'anima), dall'Asse Capricorno/Cancro (trovo il punto di fiducia per arrendermi alla mia voglia di intimità, per abbracciare me stesso e l'altro da me), all'Asse Sagittario/Gemelli (mi lascio andare alla leggerezza di una nuova nascita, ritrovando la meraviglia e lo stupore).
Ora, come già detto tempo fa, si fa fatica a stabilire quando questo passaggio avverrà, perché consultando diverse fonti, non tutte concordano (si arriva comunque al più tardi al 05 giugno). E questa incertezza sicuramente destabilizza. L'energia Gemelli, in quanto Aria, è proprio così. Non solo. L'uscita dall'energia Cancro, simbolo del ventre materno, rappresenta in effetti una nascita, quindi ora ci si può effettivamente sentire senza pelle, ipersensibili, ritrosi a uscire dalla quarantena, perché il silenzio che abbiamo conosciuto è stato tanto piacevole. Ora invece non è più possibile rimanere lì, il corpo stesso necessita di riabituarsi all'esposizione. Ma quanta fatica!
Non dimentichiamoci poi del Novilunio di ieri: Sole e Luna a 02° Gemelli, mentre Mercurio era congiunto al grado a Venere retrograda (20°). Un battesimo d'Aria/necessità di comunicazione/sollecitazione massima! Questi ultimi due, soprattutto, hanno stimolato a portare in superficie sentimenti molto nascosti, ben sepolti, ma in effetti vivi e attivi. Non è stato facile tornare su alcuni passi compiuti tanto tempo addietro, risentire il nucleo di un sentimento che ci ha lasciato scottati e smarriti. Fino al 25 giugno saremo soggetti a questo processo, che però è estremamente funzionale a lasciar respirare queste ferite, affinché guariscano.
Ricordo che il Novilunio è accaduto durante il giorno del giorno del Mago Bianco Lunare, Kin 54, che spinge i limiti della mente un passo più in là, per fare spazio ad una visione più ampia che possiamo ospitare dentro di noi, dove le emozioni inconsce possano fluire, e noi possiamo conoscere altri lati di noi stessi, forse poco piacevoli, ma che comunque ci rappresentano.
Ci stiamo adattando ad un nuovo ritmo. Compito di questa Onda è di espandere lo stato di coscienza, la mente, la creazione dei pensieri, oltre il senso di separazione. Per arrivare lì, chiaramente, dobbiamo attraversare le paludi della solitudine. E non è sicuramente facile. Ma non importa. Nulla lo è veramente finché non decidiamo di lasciare che sia.
Navighiamo a vista, è un buon esercizio per apprendere a lasciarsi essere. Può anche far sorridere il cuore.
In lak'ech!
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