giovedì 19 marzo 2015

LA SETTIMA ED ULTIMA QUADRATURA DI URANO E PLUTONE - IL SALTO QUANTICO VERSO LA NOSTRA STELLARITA'



Dal 13 al 29 marzo Urano e Plutone si troveranno in un aspetto di 90° precisi (rispettivamente 15° dell'Ariete e 15° del Capricorno), creando per l'ultima volta in un periodo di tre anni una figura geometrica che sulla Terra, a livello di coscienza umana, viene percepita come un travaglio che sembra non avere mai fine.
In passato ho già scritto della danza tra queste due forze inconsce (potete leggere qui), perché si deve al movimento da loro creato la maggior parte delle tensioni che percepiamo dal 2012 a questa parte nella nostra vita.
Innanzitutto è importante sapere che essi si trovano molto lontani dal Sole, quindi simbolicamente rappresentano stati interiori inconsci, perché il Sole rappresenta la coscienza vigile. Di conseguenza si percepisce un disagio di cui non ci si spiega l'origine. Oppure, si può comprendere quale sia l'origine, ma essa è talmente intricata, fa parte della storia più vecchia della nostra famiglia, che per risolverla viene richiesto un lavoro lungo e paziente, tanto da scoraggiarci e crearci frustrazione.
Essi in realtà hanno dato forma ad un percorso che dall'inizio di questa loro danza ha rappresentato uno scenario funzionale al dissolvimento del vecchio. Nell'era post-2012, con l'ingresso della Nuova Energia che parla di diventare co-creatori consapevoli della nostra vita, della manifestazione della nostra essenza, era necessario lasciar andare le dissonanze e le disarmonie. Urano e Plutone hanno fatto in modo che portassimo attenzione ad esse, fino a riuscire ad abbandonarle.
Urano è il Nuovo, l'Uomo Stellare. Plutone è il Vecchio, l'Uomo Antico. Insieme hanno creato un imbuto, un filtro attraverso cui ciò che era più denso e pesante non potesse passare. Così ci hanno aiutato e ci stanno aiutando a fare pulizia.
Immaginate il vostro Corpo Aurico come una griglia luminosa intorno al corpo fisico. Dove ci sono dissonanze e disarmonie la griglia si interrompe, i fili che la tessono sono strappati, lisi, consunti. Grazie alla consapevolezza acquisita attraverso questi raggi planetari immaginate che i fili si riallacciano, i contatti tra le parti finora separate si ristabiliscono, magari per la prima volta da vite e vite e voi vi potete sentire liberi e leggeri.
Questo è il grande dono della danza degli Dei. Una volta ricomposta la griglia di luce sarà molto più semplice accedere consapevolmente alla coscienza stellare di cui siamo naturalmente dotati.
Come aiutare il processo? Facendo pace dentro rispetto ai conflitti attraverso il respiro. Aprire il cuore per fare spazio al disagio, senza fuggirlo. Darsi la possibilità di essere incoerenti, quindi completi. Stare. Radicarsi, Permettersi di esprimersi a vasto raggio. Accettare luci ed ombre della nostra umanità.
Stefania Gyan Salila


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