venerdì 24 aprile 2020

L'ALLACCIATORE DEI MONDI COSMICO CHIUDE L'ONDA DEL MAGO BIANCO - ABBIAMO IMPARATO A SURFARE IL NON-TEMPO?


Il Kin 26 termina i 13 giorni di cammino all'interno degli insegnamenti del Mago Bianco: vivere il Non-Tempo. Siamo tutti creatori di cellule di tempo che respirano come noi, si muovono come noi; la nostra vita, come sostiene Valum Votan, è modulata in base alle nostre forme pensiero. 
Il Non-Tempo aiuta a diventare consapevoli di questo: esso rappresenta il momento in cui ciascuno si riappropria della frequenza di base e comincia a risuonare con essa, creando la vita da quel punto di vista, lasciando che i pensieri assumano la velocità di quel ritmo, così che tutti possano sentirsi liberi di esprimersi. 
Il Kin 26 oggi crea un allineamento, una connessione delle dimensioni interiori con quelle esterne, perché il ritmo che parte dentro mantenga la sua forza anche fuori. Soprattutto affinché la creazione finale non sia necessariamente uno specchio del nostro inconscio, che trasporta le ripetitive lezioni delle regole fondamentali da apprendere sulla Terra. E' importante comprenderle per cominciare a creare risuonando con la frequenza emessa dal campo elettromagnetico del Cuore, altrimenti non se esce più fuori.
E ora tutto ci sta aiutando a uscire fuori, nel senso che il confronto con noi stessi ha ovviamente e matematicamente provocando un movimento diverso nelle personali acque. Cerchiamo dunque di lasciare campo libero alla spontaneità e alla delicatezza, soprattutto ora, che ce n'è un bisogno immenso. Altrimenti a cosa serve sapere quale sia il significato del Kin 26 se dentro siamo attraversati dallo sguarcio del Mar Rosso ai tempi del mitico guado? Che il Non-Tempo ci aiuti a smarrirci per ritrovarci, che i punti di riferimento si possano perdere, così che nessuno voglia ancora mantenere maschere e compromessi, che ciascuno possa provare piacere nel mantenere una posizione scomoda così da rompere le convenzioni di tacito consenso a farsi stirare dalla chiusura dei cuori. Insomma, che ciascuno si faccia carico di una piccola rivoluzione rispetto alla rigidità e alla cecità di cui eravamo affetti prima della clausura. Che ciascuno trovi la tenerezza e la grazia, qualità spontanee nelle anime gentili. Imparare a surfare il Non-Tempo serve per lasciar emergere la forza sconosciuta dell'umano che ancora non abbiamo osato essere, l'umano amorevole e innamorato, fieramente folle.
In lak'ech!

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