Il 26 settembre 2015 Plutone, pianeta del Profondo e dell'Inconscio, è tornato in moto diretto dopo cinque mesi di retrogradazione. Plutone è il pianeta più lontano dal Sole, recentemente degradato dalla scienza ufficiale a pianeta nano, anche se i suoi influssi sulla psiche umana, in termini di fissità di pensiero e di predominanza della mente sul cuore, registrata nell'epoca moderna (è stato scoperto nel 1930) sono ben presenti.
E' il governatore dello Scorpione, Segno d'Acqua che scende nelle profondità abissali dell'animo umano, per cercare di portare luce dove di solito vivono i ricordi dimenticati perché troppo dolorosi. E questo è un punto fondamentale nella comprensione di sé e della propria storia. Nel senso che avendo il coraggio di penetrare quel buio dell'auto-oblio, possiamo diventare i timonieri della nostra vita, anziché lasciare che lo sia l'inconscio, con le sue lezioni non sempre molto gradevoli. Plutone aiuta la psiche proprio in questo ambito. La sua posizione nella nostra mappa natale indica quale sia il punto dove possiamo eccellere al massimo, o, se non siamo consapevoli di noi stessi, dove vive e come si esprime il famoso "mostro" nell'armadio. Plutone infatti, nella sua modalità ossessiva, di battere e ribattere sullo stesso punto, ci tiene spesso incastrati dentro la mente, fino a diventare psicosi. La maniera migliore per trasformare Plutone in positivo, è quello di lasciar fare, di andare a scoprire l'arcano, di avere il coraggio di affrontare il mostro, così che diventi il talento.
Dal 2009 al 2023 sta viaggiando nel Segno del Capricorno, ultimo segno di Terra, essenziale e costruttivo, e la sua azione è esattamente quella di aiutarci a liberarci di tutte le paure e di scoprire quale sia la nostra vera natura. E' un viaggio lungo, costellato di punti salienti, rappresentati da quegli aspetti detti "quadrature", angoli di 90°, che l'orbita di Plutone è andato a formare con quella di un altro pianeta trans-saturniano, Urano, che dal 2011 abita l'Ariete e che rappresenta la pura intuitività e la comprensione improvvisa (per approfondimenti leggi qui). 7 volte queste orbite hanno formato ostacoli, punti da superare, occasioni di crescita durante gli ultimi 4 anni. Ora che questo ciclo è finito lo scorso marzo 2015, portando tanti cambiamenti dentro di noi rispetto ai nostri obiettivi e alla modalità migliore per conseguirli, se ne viene a formare un altro altrettanto interessante, anche se molto breve, la quadratura tra Plutone in Capricorno e Mercurio in Bilancia, dal 28 agosto al 02 novembre 2015.
Plutone è il pianeta più lontano dal Sole, Mercurio è quello più vicino. Plutone è l'Occhio Psichico, Mercurio il senso fisico della vista e dei 5 sensi in generale. Plutone è la Mente Superiore collegata con i Misteri del Cosmo, Mercurio è la mente vigile, analitica e razionale, pragmatica.
In questi mesi di dialogo dissonante (la quadratura è un dialogo conflittuale interiore, quando due parti di noi combattono rispetto ad una decisione da prendere) le due Menti dell'Uomo, quella Superiore e quella Quotidiana, si allineano, cercando una soluzione al disagio. In Astrologia sono le quadrature che ci raccontano se siamo in grado di superare noi stessi e di vincere sull'ego. Più quadrature abbiamo nella mappa astrale, maggiori sono le aperture verso il cambiamento.
Dunque si è instaurata una ricerca di integrazione dei due massimi opposti dentro di noi, la massima luce e la massima ombra e questo processo dura per tutto questo mese, portando a perfezionamento tutti gli argomenti lasciati in sospeso dall'uscita di Saturno in Scorpione. Quindi qualunque "problema" che non riuscite ad affrontare a livello mentale perché troppo complesso o complicato, può trovare una sua risoluzione. E' un lavoro interiorizzato che ci stimola a voler ritrovare la chiarezza e la centratura, ma non solo: Plutone, collegato al Cielo e simbolo della Mente Superiore, cerca di passare alla Mente Quotidiana (Mercurio) tutte le intuizioni, le soluzioni e le comprensioni che permettono uno svolgersi leggero della Vita, in perfetto accordo tra ciò che c'è dentro di noi e quello che si trova fuori, per ristabilire un flusso creativo all'interno del nostro Sistema Umano individuale. Ciò che occorre è silenzio, raccoglimento, momenti di meditazione e fiducia nelle proprie capacità percettive. E' un allenamento al lasciarsi andare dentro di sé per ritrovare la nostra Matrice Stellare originaria che tenta di comunicare con noi da quando siamo nati.
Stefania Gyan Salila
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