martedì 16 febbraio 2016

IL PERDONO CHE RISANA IL DOLORE DEL PASSATO - MARTE IN SCORPIONE E CHIRONE IN PESCI - IL TRIGONO DELLA RICONGIUNZIONE CON SE STESSI



Dal 14 febbraio fino alla fine del mese due corpi planetari formano un transito potente rispetto alle Forze celesti che qui sulla Terra vengono lette dal collettivo come Amore Incondizionato. 
Da una parte si tratta di Marte, pianeta dell'energia maschile, il desiderio, la grinta, l'assertività, che dal 04 gennaio al 06 marzo 2016 viaggia nel segno dello Scorpione, appartenente all'elemento Acqua. Di questo elemento lo Scorpione incarna il senso di fusione dell'anima tra due umani, e quando Marte ritorna annualmente a transitare lì, tutti ci sentiamo spinti a vivere una passione, sia amorosa che direzionata verso altri obiettivi, ma con l'assonanza comune di sensazione profonda di volere vivere dentro una situazione totale, che ci prende da capo a piedi.
Dall'altra parte c'è Chirone, la cometa con orbita stabile, il Ponte tra la Vecchia Coscienza e quella Nuova, la Coscienza Cristica del Nuovo Uomo che sta attivando il 100% del DNA. Esso è il Maestro che ci insegna facendoci passare dentro le nostre ferite per amarle ed integrarle quali doni. E' la forza della maturità e della presa di responsabilità di manifestare i talenti che ci portiamo di vita in vita. Nel nostro più antico passato abbiamo maturato quei talenti spesso con grande dolore, a costo di rinunce ed incomprensioni.
Da marzo 2011 a febbraio 2018 Chirone transita nei Pesci e ci accompagna dentro il Nuovo Tempo del Ritorno dell'Amore Incondizionato sulla Terra. E' uno dei traghettatori dell'umanità verso la Quinta Dimensione perché i suoi transiti ci aiutano ad accettare noi stessi con molta compassione, riuscendo così a seminare questo grande sentimento di cuore in cuore, fino ad attivare tutta l'umanità.
Questi due corpi celesti ora formano un aspetto benefico, detto Trigono, che attiva il risveglio dei ricordi più dolorosi del passato legati alla perdita dell'amore, del tradimento e del rifiuto. Veniamo messi nella posizione da cui comprendere che ciò che ci è stato portato via nella coppia era in realtà qualcosa legato ad una parte profonda di noi stessi. Ciò che abbiamo pianto o stiamo piangendo è il mancato ricongiungimento con noi stessi, che la persona che abbiamo amato o amiamo ha impersonato per noi. Abbiamo dunque la possibilità di "vedere" quali vaste implicazioni sono nascoste dietro la relazione di coppia, soprattutto quando queste non vanno a buon fine. Possiamo, se vogliamo, prendere maggiore distacco dall'altro, portando l'attenzione verso di noi e dicendo: perché mi sono tradito? Da cosa stavo scappando di me che mi spaventava? Perché ho rifiutato me stesso?
Anche se non troviamo subito le risposte, la ricerca stessa ci aiuterà a mettere in atto quella unione con la nostra anima, allineandoci dentro con il proposito che ci riporta qui di vita in vita. Perché questo è il tempo della magia totale, della guarigione totale ed è giusto approfittare delle Luci Celesti che attivano il desiderio di tornare a Casa, nel Cuore, nell'abbraccio con noi stessi, nella compassione, nell'accettazione quanto più totale possibile.
Il 18, 19 e 20 febbraio la Luna transiterà nel segno del Cancro, altro segno di Acqua, formando con Marte in Scorpione e Chirone in Pesci un triangolo potente di attivazione delle nostre Acque Universali, quello spazio sacro interiore in cui sono contenuti i ricordi più segreti della nostra essenza. Questo è il momento di riattivare l'autorevolezza, lo sguardo di Luce che ognuno di noi custodisce in sé. A volte le esperienze lo hanno offuscato e spesso non ci ricordiamo di possederlo. Per questo possiamo essere grati all'Universo che ci aiuta a ricontattare le risorse che abbiamo in noi. Sono come appuntamenti stabiliti dalla nostra Anima prima di incarnarsi, perché ogni volta che diventiamo consapevoli di una risorsa interiore, rendiamo giustizia ad ogni singola lacrima pianta per conquistare quella risorsa, ogni singolo spasmo dell'animo vissuto per sviluppare una data maestria. Ci ricopriamo dignità, e lo facciamo tra noi e noi, nel nostro intimo, perché siamo solo noi a poterci riconoscere per quelli che siamo veramente.
Stefania Gyan Salila


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