L'inizio di aprile presenta la congiunzione del Sole con Urano nel segno di Fuoco dell'Ariete. Il primo quarto del 2016 si sta chiudendo con la nostra Stella in contatto con il pianeta archetipo della Luce, per ancorare quella frequenza così elevata e veloce nella nostra coscienza prima, poi a cascata dentro il corpo fisico e dal corpo fin dentro le profondità della Terra, grazie ad una risvegliata consapevolezza del legame tra noi ed il pianeta Terra.
Come spesso scrivo, il nostro corpo fisico è un'antenna ricetrasmittente. La coscienza capta le vibrazioni celesti, che diventano sguardo nuovo sull'esistenza, passando dentro il cervello, il quale guida la formazione del corpo fisico nella sua interazione con gli ormoni. Così il Cielo entra in noi e a nostra volta possiamo portarlo sulla Terra con le azioni ed i pensieri,
Urano è uno dei pianeti del nostro sistema solare scoperto relativamente di recente (1730), nel momento in cui è stata scoperta l'elettricità. Quindi è assimilato alla velocità della Luce, alla sua forza. Urano è il simbolo del Nuovo Uomo e dell'apertura di coscienza verso la Nuova Terra. Urano governa il segno dell'Aquario e l'Era dell'Aquario è la manifestazione di un'epoca di pace e amore nella coscienza umana e di conseguenza nel mondo.
Tutti i travagli esistenziali che abbiamo attraversato in questi ultimi 5 anni arrivano ora ad un assestamento (Urano è entrato in Ariete l'11 marzo 2011) e rivelano la loro vera natura di strumenti che ci hanno permesso il passaggio dentro la nostra ombra, per vederla e riconoscerla, fino a traghettarci oltre, sull'altra riva di noi, sulla sponda del Cuore, dove finalmente non siamo più preda delle emozioni, dei dolori, della diffidenza, ma impariamo ad osservare le nostri parti più fragili e a diventarne i contenitori. Impariamo a diventare i genitori consapevoli del nostro Bambino Interiore, così da permettere al ciclo evolutivo di questa vita di proseguire. Il Sole rappresenta la figura maschile, quindi incarna l'archetipo del Padre. L'Ariete, quale primo segno dello Zodiaco, è colui che cerca una guida che gli indichi il cammino. Il Sole in Ariete è trovare la guida in noi, nel padre interiorizzato e per chi ha una relazione disagevole con il proprio padre, è il momento di portare guarigione, grazie all'azione chiarificatrice di Urano, che illuminandoci con il suo raggio di luce laser, permette a ciascuno di prendersi le proprie responsabilità, così da mettere fine a qualunque relazione basata sui ruoli di vittima/carnefice/salvatore.
Dopo che negli ultimi mesi abbiamo lavorato sul Femminile, sulla guarigione della Linea del Tempo per aprirci ad una sana relazione con l'altro da noi, ecco che ora possiamo abilitarci a portare a guarigione anche la parte del maschile. Per le donne ciò significa fare pace con il padre, il marito, il figlio, ecc. Ma anche con chi viene percepito come il "nemico", l'invasore.
Per gli uomini significa finalmente non sentirsi più investiti del ruolo di salvatore del mondo, per rilassarsi dentro ciò che viene. Non sentirsi più colpevolizzati o incastrati dal mondo femminile che pretende sicurezze e protezione.
Tempo fa mi fu insegnato durante un seminario sul Femminile che i chakra risuonano alternativamente all'energia maschile e femminile.
Il primo chakra risuona all'energia maschile, il secondo a quella femminile, il terzo alla maschile, il quarto alla femminile, ecc.
Quindi gli uomini emanano dal primo e dal terzo e ricevono nel secondo e nel quarto. Per cui sono attivi nella sessualità (primo chakra) e nella forza (terzo chakra) e nelle emozioni (secondo chakra) e nel cuore (quarto chakra) sono passivi.
Noi donne funzioniamo da opposti complementari, Siamo passive nel primo e nel terzo ed emaniamo nel secondo e nel quarto.
Quando ci incontriamo tra uomo e donna, in teoria le emanazioni dovrebbero compenetrarsi e creare un tutto unico, Quando però c'è una ferita in qualche settore, noi reagiamo perché ci sentiamo invasi. Gli uomini reagiscono alla stimolazione emozionale, quindi scappano di fronte ad una richiesta d'amore troppo insistente. Noi donne reagiamo alla richiesta insistente di contatto fisico.
E' una bella sfida per noi umani riuscire a trovare un equilibrio nella coppia ed è per questo che il partner in qualunque caso è uno specchio nei cui occhi percepiamo la ferita che portiamo. Il partner la attiva o ne è un riflesso. Ci vuole molto respiro e da lì ci arriva un'enorme guarigione, fondamentale per mettere pace dentro gli opposti, soprattutto in questo punto del Nuovo Tempo.
Faro pace dentro per gustarci la pace fuori.
Stefania Gyan Salila
Tutti i travagli esistenziali che abbiamo attraversato in questi ultimi 5 anni arrivano ora ad un assestamento (Urano è entrato in Ariete l'11 marzo 2011) e rivelano la loro vera natura di strumenti che ci hanno permesso il passaggio dentro la nostra ombra, per vederla e riconoscerla, fino a traghettarci oltre, sull'altra riva di noi, sulla sponda del Cuore, dove finalmente non siamo più preda delle emozioni, dei dolori, della diffidenza, ma impariamo ad osservare le nostri parti più fragili e a diventarne i contenitori. Impariamo a diventare i genitori consapevoli del nostro Bambino Interiore, così da permettere al ciclo evolutivo di questa vita di proseguire. Il Sole rappresenta la figura maschile, quindi incarna l'archetipo del Padre. L'Ariete, quale primo segno dello Zodiaco, è colui che cerca una guida che gli indichi il cammino. Il Sole in Ariete è trovare la guida in noi, nel padre interiorizzato e per chi ha una relazione disagevole con il proprio padre, è il momento di portare guarigione, grazie all'azione chiarificatrice di Urano, che illuminandoci con il suo raggio di luce laser, permette a ciascuno di prendersi le proprie responsabilità, così da mettere fine a qualunque relazione basata sui ruoli di vittima/carnefice/salvatore.
Dopo che negli ultimi mesi abbiamo lavorato sul Femminile, sulla guarigione della Linea del Tempo per aprirci ad una sana relazione con l'altro da noi, ecco che ora possiamo abilitarci a portare a guarigione anche la parte del maschile. Per le donne ciò significa fare pace con il padre, il marito, il figlio, ecc. Ma anche con chi viene percepito come il "nemico", l'invasore.
Per gli uomini significa finalmente non sentirsi più investiti del ruolo di salvatore del mondo, per rilassarsi dentro ciò che viene. Non sentirsi più colpevolizzati o incastrati dal mondo femminile che pretende sicurezze e protezione.
Tempo fa mi fu insegnato durante un seminario sul Femminile che i chakra risuonano alternativamente all'energia maschile e femminile.
Il primo chakra risuona all'energia maschile, il secondo a quella femminile, il terzo alla maschile, il quarto alla femminile, ecc.
Quindi gli uomini emanano dal primo e dal terzo e ricevono nel secondo e nel quarto. Per cui sono attivi nella sessualità (primo chakra) e nella forza (terzo chakra) e nelle emozioni (secondo chakra) e nel cuore (quarto chakra) sono passivi.
Noi donne funzioniamo da opposti complementari, Siamo passive nel primo e nel terzo ed emaniamo nel secondo e nel quarto.
Quando ci incontriamo tra uomo e donna, in teoria le emanazioni dovrebbero compenetrarsi e creare un tutto unico, Quando però c'è una ferita in qualche settore, noi reagiamo perché ci sentiamo invasi. Gli uomini reagiscono alla stimolazione emozionale, quindi scappano di fronte ad una richiesta d'amore troppo insistente. Noi donne reagiamo alla richiesta insistente di contatto fisico.
E' una bella sfida per noi umani riuscire a trovare un equilibrio nella coppia ed è per questo che il partner in qualunque caso è uno specchio nei cui occhi percepiamo la ferita che portiamo. Il partner la attiva o ne è un riflesso. Ci vuole molto respiro e da lì ci arriva un'enorme guarigione, fondamentale per mettere pace dentro gli opposti, soprattutto in questo punto del Nuovo Tempo.
Faro pace dentro per gustarci la pace fuori.
Stefania Gyan Salila
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