mercoledì 17 agosto 2016

LA PERFEZIONE DEL DISEGNO ASTROLOGICO - I PIANETI SI MUOVONO SEMPRE A NOSTRO FAVORE



Nella mia posizione di Blogger di Stelle e Transiti Planetari ricevo spesso domande da parte di persone che chiedono ragguagli sulla positività o negatività di alcune posizioni zodiacali. Chi mi segue ormai ha appreso il mio punto di vista alquanto distaccato da questo tipo di prospettiva emozionale dell'Astrologia. Io cerco di illustrare una direzione più ampia e spirituale con l'intento di allargare la visione del quotidiano, che può essere trasformato grazie alle mille possibilità di interazione con la nostra creatività immaginativa nutrita dalle intuizioni che un contatto sincero con noi stessi ci mette a disposizione.
A questo proposito vorrei aprirmi ad una riflessione sul valore di un Tema Natale, che è la fotografia del Cielo al momento della nostra nascita. Io amo chiamarlo Mappa Stellare perché nei suoi simboli vediamo tracciati i sentieri che la nostra Anima ci stimola a percorrere per ritrovare la via di casa passando per la scoperta, il ricordo e la manifestazione delle risorse con cui scendiamo qua dalle Stelle.
Chi decide, appunto, il nostro viaggio? Chi o cosa stabilisce che la nostra vita abbia inizio in un dato segno (che segnerà la nostra vocazione), con un dato Ascendente (finestra da cui osserviamo la vita), con un dato intreccio planetario? Possiamo pensare che sia una situazione assolutamente arbitraria? Sarebbe come pensare che il Cosmo sia nato per caso. Se dunque sentiamo che esiste un Ordine Divino dietro ogni manifestazione della Natura, dalla più vasta come una Galassia, ad una più semplice, come la forma elegante ed armoniosa di un albero, come possiamo non pensare che lo stesso Ordine non esista dietro il Progetto Divino di Vita rappresentato dal nostro Tema Natale?


Osservare un Tema Natale è guardare dentro la Sacralità della Vita. La nostra Anima, riflesso dello Splendore della Fiamma di Luce del Dio/Dea Padre/Madre, ha sognato e dato vita ad un momento cosmico, il nostro personale Big Bang, e lo ha fatto con tutto l'amore possibile, così che noi qui avessimo a disposizione ogni strumento più adatto a noi per vivere un'esperienza di puro amore. Come possiamo pensare che non sia meraviglioso, perfetto per noi, per il nostro Qui e Ora? Il nostro Tema Natale è frutto di un puro progetto d'amore e come tale va considerato. Pensiamo anche che noi siamo nel mondo della dualità, anche se sempre più i confini stanno sparendo e mi sto appellando a questo nuovo salto qualitativo. Nella dualità la matrice dell'amore va da 0 a 100. Attualmente potremmo trovarci a 0 o 20 o 50, ma sempre amore è. Più azzeriamo il giudizio, maggiore è la tendenza ad assaporare il 100% dell'esperienza di massima manifestazione di quella matrice d'amore.
Ci sono anche altri fattori da considerare a nostro svantaggio, per così dire, e cioè che la densità dentro cui prendiamo il primo respiro ci fa dimenticare ogni nobile intento e che il peso degli oneri familiari degli antenati possono pesare come macigni, e noi ci disperiamo perché non riusciamo a vedere una luce in fondo al tunnel e a volte la materialità diventa macigno lungo la strada. E' vero che capita più spesso di identificarsi con la mancanza che con l'abbondanza naturale. Eppure, nonostante questo, nonostante le volte che ci siamo sentiti vittime, che abbiamo sofferto e ci siamo sentiti completamente soli e abbandonati, vi invito (e ovviamente sto invitando anche me stessa) a leggere ogni episodio con un senso di profondo rispetto perché tutto fa parte di un preciso Disegno Divino, a cui noi umani non riusciamo sempre a dare un senso finché non ci mettiamo in grado di raggiungere un piano animico da cui guardare con distacco. Ed è questo il mio punto di vista. La Mappa che ho riportato qui sopra è la mia. Se non avessi adottato questa prospettiva probabilmente non sarei vissuta così a lungo in questo cammino. Forse avrei mollato prima. Io sono una Folle di Dio, sempre estranea a tutto e a tutti, finché non ho ritrovato il Piano Divino lungo la strada e mi sono permessa di agire la mia Follia anziché subirla. Così mi sono rappacificata con l'arduo compito che la mia Anima mi aveva messo davanti, quello di colmare una fame d'amore insanabile di una Linea del Femminile profondamente ferita e reietta. Non è stato semplice, mi ci sono voluti quasi 50 anni di vita, ma mi sento sempre più vicina ad una pace interiore profonda e credo che questo non abbia prezzo.
Per questo vi invito a vedere i Transiti Planetari come un disegno perfetto, ad estraniarvi dalla prospettiva della vittima e a prendere la strada, la sfida, l'invito planetario come il ponte necessario a raggiungere l'altra sponda. A volte la paura è un deterrente sano, a volte è lì per ricordarci chi siamo, altre solo per essere superata, così sentiamo quanto siamo forti. Però è tutto sempre perfetto. La nostra Anima non può avere sbagliato i conti. E' solo che ancora non ce ne siamo ricordati. E allora vai con il Respiro e con il Silenzio. Quelli sì che aiutano!
Stefania Gyan Salila

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