sabato 18 marzo 2017

EQUINOZIO DI PRIMAVERA 2017 PARTE 1 - MISURARSI CON LA PROPRIA FORZA INTERIORE



Il 20 marzo alle ore 10.28 UTC il Sole entra in Ariete e si attiva così il Portale dell'Equinozio di Primavera nell'emisfero boreale, primo punto focale dell'anno, la Rinascita della Vita dopo la fine dell'inverno. Dal punto di vista astrologico il Cielo presenta aspetta molto interessanti, attivi proprio in quel momento. Intanto l'Ascendente dell'Equinozio cade a 7° del Cancro, aprendo una finestra sul mondo che si focalizza sulla ricerca di un senso di appartenenza. A chi appartengo? Dove si trova il luogo in cui io mi possa sentire a casa? A queste domande rispondono la Luna e Saturno congiunti a 27° del Sagittario nella Casa del Servizio, imprimendo sulla coscienza collettiva lo stimolo a trovare  un posto, uno spazio, in cui includere la spiritualità nel quotidiano, nel mettere insieme anima e mente, anzi mettendo la mente al servizio dell'anima. Da lì la ricerca si acquieta perché da questo connubio sale in superficie la sensazione di aver trovato ciò che stavamo cercando.  A qualunque livello di ricerca ci stiamo trovando ora, ognuno di noi riceverà il giusto input creativo per immaginare la propria soluzione, avviando così un processo di radicamento nel Qui e Ora.


La particolare congiunzione Luna/Saturno allo stesso grado (27°) indica un'intensa azione di ricongiungimento con qualcosa che era stato smarrito nel tempo, forse nel corso di qualche altro flusso temporale, in una possibile vita passata, e che ora torna a noi. Ciò che potremmo sperimentare sarà la chiusura di un cerchio, il ritorno da un viaggio, il riappropriarci di una verità rimasta a lungo nascosta. La coscienza viene inondata di luce grazie al Trigono (beneficio esterno) formato da Luna/Saturno su Urano a 23° dell'Ariete. La chiarezza entrerà in tutte quelle dinamiche confuse dentro cui ci stiamo dibattendo da tanto e chi non è riuscito ancora a vedere, o ha cercato di proteggersi non volendo vedere, ora non potrà fare a meno di sottrarsi alla realtà delle cose. Inizia qui all'Equinozio un processo di consolidamento di una nuova modalità con cui attraversare la Vita. Stiamo risvegliando una certa dose di spavalderia che ci porta ad assumere rischi che finora ci hanno sempre spaventato, tenendoci relegati un passo indietro rispetto a quello che avremmo voluto. Questa forza che possiamo cominciare a sperimentare entrerà nel vivo durante il Solstizio d'Estate del prossimo 21 giugno, durante il quale saremo riusciti a costruire qualcosa di grande e di mai osato, qualcosa che ci chiederà di mantenere una posizione di assoluta fedeltà a noi stessi, alla nostra vera natura. E tutto quello che saremo riusciti a raccogliere, a compattare, a strutturare, diventerà la nostra roccaforte durante la potentissima Eclissi totale di Sole del 21 agosto 2017, che ci presenterà aspetti molto forti di cambiamento e trasformazione sia interiori che esterni. Quanto più ci saremo avvicinati a quella luce, che è la nostra frequenza originaria, la nota che risuona nelle nostre profondità, portandola in superficie con amore, tanto più usciremo da questo percorso rigenerati, vivificati, rinvigoriti.
Le azioni che sentiremo di voler intraprendere ora avranno un risultato nel tempo e diventeranno la manifestazione forte di un'anima che vuole riscrivere la propria storia oltre gli antichi patti stipulati quando lo stato di coscienza della Terra era molto più denso e stratificato di oggi. Avremo ancora paura? Probabilmente sì, perché il cammino diventa paradossalmente sempre più ignoto, e ciò che prevale è il doversi affidare, l'ubbidire ad un movimento apparentemente cieco, che per noi umani è uno dei gesti più difficili da compiere. Come mi disse una volta Gabriela De Paz, mia insegnante di Channeling, fai che la paura diventi l'argine che permette al tuo flusso interiore di scorrere libero verso una direzione ben focalizzata. La focalizzazione crea perché densifica la vibrazione dell'energia. Mantenere uno spazio interiore di respiro ci permette movimenti ampi e flessuosi e la morbidezza ci rende malleabili alla vita, così da prendere i flussi energetici a nostro vantaggio, utilizzando la loro matrice creativa per plasmare la realtà. Come sempre, quanto più co-creatori consapevoli possibile.
Stefania Gyan Salila

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