Queste due settimane tra l'eclissi di Luna dell'08 ottobre e quella di Sole del 23, rappresentano un corridoio di purificazione di tutto ciò che ancora tratteniamo dentro e fuori di noi. Da tanto i transiti celesti ci stavano preparando a questo momento. Trovarsi in un corridoio di purificazione significa che tutto ciò che avviene nella nostra esistenza riflette l'esigenza di lasciar andare: una relazione, un posto di lavoro, emozioni di rancore, proiezioni affettive, qualunque cosa che sia diventato vecchio, stretto ed obsoleto per ciò che siamo diventati ora, dopo due anni di permanenza e viaggio di Saturno, Maestro dell'Anima, nel nostro mondo inconscio, viscerale, rappresentato dal segno dello Scorpione (questi valori valgono per tutti, sono collettivi, quindi prescindono dal segno di nascita di ciascuno di noi).
Da quando la Terra è entrata nell'Allineamento con il Grande Sole Centrale, nel dicembre 2012, essa è uscita dal ciclo dei 2000 anni oscuri del Kali Yuga, dove tutto era materia e potere. L'obiettivo era arrivare ad un mondo di pura creatività. Per traghettarci oltre la fatica e la densità di questa vita era necessario passare dentro dei portali di purificazione. Così è stato il 2013 - spogliazione, presa di coscienza, risveglio alla nostra vera identità, che prima era nascosta sotto strati di paura per la sopravvivenza, di attività compensatorie, di ricerca esterna di un senso di appagamento che non arrivava mai. Così è proseguito il 2014, portando a consolidamento quanto scoperto di noi, fino a sentirci finalmente centrati sulla nostra Luce Interiore, a sentirci allineati con la nostra missione di vita, qualunque essa sia.
Questo ottobre 2014, con le due eclissi e Mercurio retrogrado (di cui scriverò presto), è un punto focale di demarcazione tra un prima ed un dopo. Esso segna l'arrivo di questo vortice di 15 giorni in cui ci sentiremo strani, poco focalizzati sulla vita quotidiana ma molto collegati con le altre dimensioni, quelle interiori/superiori. E' il passaggio dentro cui rilasciare ulteriormente tutto ciò che ci identifica con una vita che non ci appartiene più, rilasciare le vecchie dinamiche familiari, che stanno alla base delle nostre relazioni attuali, lasciar andare tutto quello che sentiamo di non volere più. Se vi sentite assonnati, dormite, perché il vostro sistema nervoso dormendo si scarica e si ricarica, ed il sistema nervoso è particolarmente sotto pressione, perché sente di dover controllare una nuova serie di meccanismi di percezione molto sottili, sconosciuti, che sono gli strumenti di visione della realtà a cui abbiamo accesso ora. Vi scoprirete più intuitivi, più rilassati, più malleabili e più fiduciosi. Queste sono le sensazioni. Ascoltatevi a fondo ed assecondate il movimento. A fine anno avremo di che festeggiare, ciascuno di noi, nessuno escluso!
Stefania Gyan Salila
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