Vorrei condividere una mia riflessione su questo grande mistero che sono le anime gemelle. La mia esperienza personale mi ha insegnato che non ne abbiamo solo una, ma anche di più, che ci accompagnano lungo diverse fasi della vita, e che nutrono a volte il nostro lato romantico, a volte invece supportano la nostra stessa esistenza. Quello che unisce entrambe queste modalità è l'intensità di vita comune e il non riuscire a lasciar andare la presenza di questa persona, nonostante le valenze dell'esistenza spesso ci rendono difficile la convivenza, ma anche la stessa condivisione di un po' di tempo.
Parlando quindi di anime gemelle, la maggior parte
delle volte si intende l’amore romantico. Invece non è solo questo. E’ molto
più vasto. E’ anche l’amore di coppia, ma esso ha un’intensità enorme, perché
quel principio energetico che noi identifichiamo con il nostro partner possiede
la nostra stessa vibrazione, ci completa in un senso talmente grande che senza
quell’energia non riusciamo quasi più a respirare. L'abbraccio con un tale essere vi dà la sensazione di casa, come se
vi conosceste da sempre, perché entrambi risuonate ad una vibrazione speciale,
quella che avete acquisito vivendo insieme varie esperienze nel passato, affinando la
vostra energia sulla base di vicissitudini simili, soprattutto l'anima gemella ci aiuta ad imparare cosa significa riuscire a sopportare e a superare un dolore, quello terribile del distacco.
Passare attraverso il processo del distacco è apprendere a rimanere dentro la nostra stessa presenza senza cercare più le risposte fuori. Così non deleghiamo più il potere a qualcun altro di renderci felici, ma entriamo in una modalità ricettiva di vita, di respiro ampio, di pura essenza.
Ecco perché il dono più grande che un’anima
gemella o un’anima compagna ci fa è quello dell’autonomia.
Il respiro che
inizialmente sentiamo mancarci quando essa è lontana, ci accorgiamo comunque di riuscire
a farlo quando, per amore della Vita e di noi stessi, ci diamo il permesso di rompere quel muro di dolore che l’assenza ci ha costretto ad erigere. Abbattiamo quel muro per cercare la presenza dentro, sempre più dentro la nostra
profondità. Lì ci accorgiamo di aver integrato l’altro dentro di noi, siamo
diventati un tutto, integro, forte e saldo. E questo è il senso profondo dell'incontro con un'anima gemella. Non sempre ci è dato starle accanto, ma semplicemente riconoscere il grande amore che ci siamo dati il permesso di vivere, per poi andare avanti da soli. Questo dipende se entrambe le anime hanno scelto di proseguire il cammino su strade separate.
Questo distacco fisico ha solitamente un prezzo altissimo, un senso di separazione da
se stessi che fa talmente male da temere di perdere la ragione. Eppure si
supera anche un dolore così grande, e con il tempo si impara che in realtà quel
dolore ha aperto una porta, un ingresso verso la nostra stessa vastità, che ci
rende meravigliosi esseri di luce. Solo il sacrificio antico di un’anima che ci
ama immensamente ha potuto portarci a cavalcare delle vette così luminose di
esperienze borderline tra dolore e piacere. E’
come la storia di Romeo e Giulietta, il cui amore ha travalicato barriere
insormontabili, spazio, tempo, vita, tutto.
L'incontro con un'anima gemella è sempre una benedizione, sia che la viviamo quotidianamente, sia che la sogniamo sperimentandola nel mondo interiore.
Un consulto di astrologia dharmica con la comparazione delle mappe stellari (sinastria) aiuta a far chiarezza sulla natura delle nostre relazioni, per comprendere le dinamiche di coppia e i doni che questa ha per noi.
Stefania Gyan Salila
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