In base allo Tzolkin oggi 26 ottobre 2019 risuoniamo con l'Allacciatore dei Mondi Lunare, Kin 106, Portale di Attivazione Galattica. Esso rappresenta il dolore della separazione e la sfida di andare oltre il senso di dualità per integrare un profondo senso di unità interiore. Non è forse il flusso di informazioni dentro cui tutti ci stiamo trovando in questo momento? Stiamo subendo un enorme cambio cellulare, una purificazione alquanto sopraffina dalle tossine delle credenze ipnotiche che ci hanno ancorato nelle frequenze più basse disponibili su questo pianeta.
Ora tutti i segnali ci stanno accompagnando verso l'uscita.
Mentre si procede dentro lo sviluppo dei 13 Kin/giorni dell'Onda del Serpente, alla ricerca delle vere radici umani/galattiche, il Sole in Scorpione continua a proporci occasioni di trasformazione profonda in vista del Novilunio di lunedì 28, che sarà veramente molto forte. Esso oggi si trova a 02° Scorpione e allaccia l'orbita di Chirone retrogrado a 02° Ariete. Tradotto significa che si è aperto un varco di accesso interiore alle memorie passate di fallimento e la luce solare sta entrando dentro a sanare le infezioni, le cellule impazzite, il caos nato dalla mancanza di amore. Attraverso il respiro oggi facciamo posto consapevolmente a tutte le memorie delle frustrazioni, ringraziandole perché ci hanno insegnato la grinta ad andare avanti, a non arrenderci, ad amarci ogni giorno di più, fino a sviluppare l'amore per noi stessi grande e profondo.
Il Segno dello Scorpione possiede le stesse caratteristiche dell'Allacciatore dei Mondi. Entrambi sanno visitare agevolmente tutte le dimensioni, soprattutto quella della Vita e quella della Morte, azzerando differenze e barriere. In questo aspetto potente tra il Sole, simbolo della coscienza elevata, e Chirone, il Guaritore karmico, oggi portiamo luce in tutti i luoghi bui in cui finora non abbiamo avuto la forza di guardare. Forse non sarà molto piacevole, ma alla fine la sensazione di leggerezza sarà forte. Intraprendiamo insieme un altro pezzo di cammino. C'è ancora un po' di lavoro da fare.
In lak'ech!
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