IMMAGINE DI JOSE' ARGUELLES TRATTA DA "IL FATTORE MAYA"
Giorno 7 dell'Onda del Cane Bianco: la capacità di sintonizzarsi con il potente flusso del puro amore, di cui il Cane Bianco è portatore. Cosa significa arrendersi a ciò che si è, oltre la paura di essere? Ci sentiamo spinti a manifestare ciò che siamo, ormai la spinta è tanto forte, ma sale con altrettanta potenza tutta la serie di divieti e censure che si sono attivati nella vita per proteggerci dal senso di rifiuto. Imparando a rilassarsi dentro ciò che c'è, ci si accorge delle necrosi interiori. Ci sono parti che non rispondono, che sono quasi morte sono lo strato di ghiaccio protettivo. Ci si chiede: sarà mai possibile in questa vita risvegliarsi e sentire il cuore? Perché a volte è davvero difficile, anzi, più si avanza nel cammino, più la strada si fa in salita. L'Onda del Cane si sta rivelando per la sua durezza: sii fedele a te stesso ad ogni costo! Ma se non lo siamo mai stati, se ci siamo sempre adeguati per paura di venire rifiutati, com'è possibile impararlo ora, che tutto diventa così evidente, intenso, letalmente vivo, ma altrettanto fatalmente complicato? Essere fedeli a se stessi implica la volontà di non mentirsi, di farsi piccoli piccoli, fragili e umili, per scoprire le strutture posticce costruite per non soccombere. L'Onda del Cane offre la possibilità per aprire una via di contatto con le parti dimenticate ed omesse. Forse sono giorni tristi e malinconici, o addirittura vorremmo poter sentire qualcosa, invece tutto è indifferenza, perché non ci si ricorda nemmeno più cosa significhi sentire. E' un confronto potente con la verità e ce lo dobbiamo, qualunque cosa si riveli. Decidiamo di stare, soprattutto oggi che siamo nel giorno 7, giorno del flusso nel Vuoto Cosmico, in cui la coscienza può essere accompagnata in un volo profondo, in espansione verso i punti più oscuri e nascosti. Lasciamoci lì. Diamoci l'opportunità di percepire l'azione balsamica della volontà di amare ciò che c'è e di arrendersi all'Io Sono. Potrebbe essere un metodo di guarigione fortissimo, perché implica un totale stato di abbandono a se stessi.
Poiché siamo in prossimità dell'Equinozio, entriamo nell'umore introspettivo della stagione con tutto l'essere, affinché le necrosi possano essere individuate e dove possibile guarite con compassione e pazienza. Se qualcosa è stato compromesso definitivamente, piangiamo il lutto. Probabilmente dalle lacrime la Vita troverà la forza di rinnovarsi.
In lak'ech!
Oracolo del Kin 176
Canalizzo per interroga
Ispirando Coraggio
Sigillo l'Output dell'Intelligenza
con Iil Tono Risonante della Sintonia
Sono guidato dal Potere dell'Eleganza
Sono un Portale di Attivazione Galattica, entra in me
Prima Eptade della terza Luna (L'Arte evolve l'Amore), nona dell'anno, giorno 2, seconda sfera mentale Seli, Inconscio, posizionata sul retro della testa, Sigillo Solare di attivazione Hram, Primo Chakra.
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