mercoledì 28 gennaio 2015

ELOGIO DELLA LENTEZZA - MERCURIO RETROGRADO OPPOSTO A GIOVE RETROGRADO - LA GUARIGIONE DEL PASSATO


Ieri ho illustrato le interazioni tra l'attuale Trigono di Fuoco e la Croce dei Segni Mobili che modelleranno il Cielo fino al prossimo marzo (leggi qui). Oggi invece voglio parlare di questa particolare opposizione celeste tra Mercurio, mente logica e memoria, e Giove, la missione nella vita.
Giove è comunque impegnato nel Trigono di Fuoco, quindi questa opposizione dona una nuova sfumatura a tutto ciò che ho descritto nel post di ieri.
Dal 21 gennaio Mercurio si trova in retrogradazione fino all'11 febbraio (ne ho parlato negli ultimi due astrobollettini e in questo post). E' un momento in cui tutto rallenta, ci sentiamo assonnati e meditabondi. Questa sensazione diventa ancora più forte se dalla parte opposta si trova il corpo planetario più grande del nostro sistema, Giove appunto, a sua volta in retrogradazione. Come si può continuare ad aver voglia di correre? In realtà la lentezza è fondamentale in questo preciso momento evolutivo e più avanti spiegherò perché.
Giove è un pianeta semi-lento e rimane circa 12 mesi in un segno. Dallo scorso luglio si trova nel segno di Fuoco del Leone e dal 9 dicembre 2014 sta viaggiando in moto indietreggiante, posizione che durerà fino al prossimo 8 aprile. Questo moto retrogrado è molto interessante, perché ogni volta che un pianeta retrocede nella sua orbita, a livello psicologico noi siamo portati a fare i conti con il passato.
Essendo il 2015 un anno di grande purificazione, ecco che l'asse Aquario-Leone ci offre un punto di sosta in cui fermarci per elaborare il senso di responsabilità personale che sentiamo (o non sentiamo) di avere nei confronti della nostra stessa felicità.
L'Aquario somatizza tra pancreas e milza ed ha a che fare con l'emozione della dolcezza e della tenerezza; il Leone somatizza nella regione cardiaca, sia a livello di muscolo cardiaco che di porzione di schiena e vertebre, ed ha a che fare con la responsabilità ed il riconoscimento. 
Rallentare lungo questo asse significa scendere in profondità dentro di noi, andare piano per esaminare le emozioni che ritroviamo e prenderci la responsabilità di aver forgiato la nostra vita attraverso scelte più o meno consapevoli. Così ci spostiamo dalla posizione di vittime, lasciamo andare il passato e ci purifichiamo.
Siate pazienti con voi stessi e quanto più cristallini e trasparenti possibile, perché tutto ciò che vorrete guarire della vostra esistenza inizierà a farlo, grazie all'intenzione che metterete in voi.
Stefania Gyan Salila

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