mercoledì 21 gennaio 2015

COME SOSTENERE L'ONDA EMOZIONALE DI MERCURIO RETROGRADO


La Luna Nuova di ieri e Mercurio retrogrado di oggi, entrambi nel segno dell'Aquario, creano un'interessante onda d'urto nella nostra individualità, che è quella di farci sentire scoperti, vulnerabili. Il cuore si sta aprendo. In passato avevamo fatto in modo di non sentire, per difenderci dal dolore di non ritrovare nel mondo esterno una corrispondenza alla nostra enorme sensibilità. Negli ultimi due anni invece abbiamo trovato forza e modo di fare spazio interiore dentro di noi per riuscire a sopportare, per riuscire a rimanere nonostante il disagio. La soluzione non consiste tanto nell'eliminare il disagio, quanto nel riuscire a viverlo fino a che cambiamo punto di vista rispetto ad esso, fino a vederlo come una grande occasione di crescita. In questo modo l'onda d'urto diventa il movimento iniziale di una spirale di luce che porta chiarezza, flusso e purificazione interiore.
In questo inizio 2015 ogni aspetto planetario ha una valenza molto più intensa che in passato, grazie all'ingresso del Maestro dell'Anima, Saturno, in un segno di Fuoco (Sagittario). Possiamo quindi sfruttare questa intensità per accelerare i processi di comprensione che ci liberano da ciò che viene percepito come un peso.
Come vedrete scritto nel bollettino astrologico di questa settimana e che verrà ripreso anche in quello della prossima, Mercurio rimane retrogrado fino all'11 febbraio. Sappiate che questa è l'opportunità giusta per rimanere nel disagio della vulnerabilità, imparando a respirarci dentro, anziché volerci mettere una pietra sopra, anche se per difesa.
Esistono alcuni strumenti interessanti che ci possono aiutare. Uno è costituito dai Fiori di Bach. In questi giorni il Rescue Remedy, miscela di cinque diverse essenze, può rivelarsi essenziale. E' da consumare giornalmente, diluito in mezzo litro d'acqua, per esempio. 
Un altro strumento fondamentale è ovviamente la respirazione consapevole, che massaggia gli organi interni e rimette in circolo eliminandole le tossine emozionali, oppure la visualizzazione creativa, in cui ci si costruisce con l'immaginazione un ritratto positivo di noi stessi.
L'importante è focalizzarsi sul fatto che il disagio è una chiave per aprire una porta che ci conduce ad una zona interiore fondamentale da contattare per ricostruire la serenità interiore. Qualunque sia lo strumento che usiamo, il risultato non cambia.
Abbracciamo noi stessi in un bagliore di rosa e lasciamoci fluire attraverso l'esperienza.
Stefania Gyan Salila  

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