lunedì 2 dicembre 2019

GIOVE ENTRA IN CAPRICORNO NEL GIORNO DELLA NOTTE BLU CRISTALLO, KIN 143 - IL CONSOLIDAMENTO DEL PROCESSO DI RIVOLUZIONE INTERIORE


Il 02 dicembre alle 19,20 ora italiana Giove inizia il ciclo nel Segno di Terra del Capricorno, contrassegnando un anno di grande maturità e impegno nel portare a consolidamento tutte le situazioni maturate durante il 2019. Non solo. Si chiude un ciclo iniziato nel 2008, l'ultima volta in cui il Grande Pianeta transitò in questo Segno. Quell'anno le cose cominciarono a cambiare, mettendo in evidenza i limiti di un tipo di mondo che non poteva più continuare a essere. Ci fu un'enorme crisi economica che portò le persone in contatto con una vita diversa, più lenta, più vicino alla natura. Nacque la lotta agli sprechi e alla cultura consumistica. Ci stavamo preparando alla fine del ciclo del 2012, quando il mondo come lo conoscevamo sarebbe finito definitivamente. 
E così è stato. Il 2012 portò una rivoluzione nella vita di tanti di noi. La mia esistenza cambiò radicalmente nell'autunno di quell'anno.
Ora ci troviamo in  un nuovo 2008, ma noi nel frattempo abbiamo avuto accesso ad uno stato di coscienza di maggiore presenza, cosa che dona un carattere interiorizzato alla rivoluzione che avverrà. Allora avevamo bisogno di risvegliarci, adesso tanta più gente ha compreso, ed il lavoro delle energie cosmiche può arrivare dritto al punto.
E qual è questo punto? La completa manifestazione di ciò che emana dal nostro nucleo primigenio, contenuto all'interno del corpo fisico, cellula primordiale della luce divina scesa in una dimensione materica per fare un'esperienza sensoriale d'amore. E noi dove siamo rispetto a questo? Quanti strati di negazione ci tengono lontani da quell'Essenza? Non siamo neanche lontanamente in contatto con tutta quella gioia e quella voglia di vita. La Vita chiama la Vita ed il semplice respiro è un atto di puro amore. Ce ne rendiamo conto? Ecco, Giove in Capricorno si assume il compito di rendere visibile tutto ciò che ci separa da questa predisposizione alla Vita, alla Gioia, all'Amore, alla Serenità, mettendo in evidenza ciò che manca per arrivarci. Ecco perché il 2020 sarà un anno difficile (Giove rimarrà in Capricorno fino al 19 dicembre 2020). Non ci saranno difficoltà materiali, i forti valori Capricorno supporteranno la parte materica dell'esistenza, il consolidamento ed il radicamento. Le difficoltà saranno interiori, nel sentirsi bloccati nella stagnazione e nella fatica di procedere. Sarà evidente la paura di muoversi, di rischiare, di investire nel nuovo. Dobbiamo però renderci conto che quei timori, quel senso di immobilismo, il guardare ad occhi sgranati le situazioni senza osare muoversi, sono situazioni presenti da sempre. Solo che ora ce ne renderemo conto e sarà veramente complicato cercare di distogliere lo sguardo. Il 2020 sarà un anno di grande nudità ed onestà interiore. Si comprenderà molto bene l'inutilità delle maschere, un punto molto importante di tutto il periodo. Ci sarà poi tempo di esaminare passo passo le diverse fasi di sviluppo dei movimenti degli Archetipi, ma nel frattempo è importante prendere il giusto imprinting iniziale da una strada fondamentale per il nostro cammino di Viaggiatori del Tempo.
A questo proposito, l'intero transito di Giove nasce nel giorno della Notte Blu Cosmica, Kin 143, ultimo giorno dell'Onda Incantata della Scimmia Blu. Dall'inizio di questo ciclo, lo scorso 20 novembre, sono successe tante cose. In quel giorno Mercurio è tornato in moto diretto in Scorpione, riportando pace nel cuore dopo l'incontro con gli antichi Draghi interiori, poi nello stesso giorno Marte è entrato in Scorpione e ha liberato un grande senso di assertività, generata dall'autostima maturata dopo essere diventati i Draghi che prima ci spaventavano. Ora possiamo sentirci pronti a lasciar andare qualunque tipo di illusione. Forse l'ego si sente bastonato, ma almeno abbiamo a che fare con ciò che c'è, l'essenzialità forte di un'esistenza in cui lo sforzo viene contenuto in nome della spontaneità. Stiamo scegliendo noi stessi.
In lak'ech!



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