lunedì 29 giugno 2020

28.06.2020/06.01.2021 - L'EPOPEA MODERNA DI MARTE IN ARIETE - LASCIATI STUPIRE DA TE STESSO

Arte by Catrin Welz-Stein, Cowboy


In questo a dir poco bizzarro ed impegnativo 2020 si è aperta un'altra finestra molto particolare e stimolante: Marte (immaginiamo un turbine di vento che attiva il fegato, la grinta e la rabbia) è entrato ieri in Ariete, suo Segno di governo, e spingerà fino al 06 gennaio 2021 affinché tutti, in un modo o in un altro, possano trovare il proprio posto, manifestando (parola chiave di questa configurazione) la pura essenza.
Fortunatamente già i mesi passati sotto il flusso di pianeti in Capricorno ci hanno affinato in questo senso, ispirandoci a lasciar andare tutti i carichi immensi che ci si era preso addosso per boria e presunzione, per ricerca di riconoscimento, per sentirci amati e inclusi.
I prossimi sei mesi del 2020 proseguono in una direzione precisa, mantenendo la promessa di anno spartiacque: nessuno uscirà dal tunnel temporale 2020 uguale a prima. E questo è un punto molto importante, lo scopo della sofferenza e del disagio che alcuni di noi stanno attraversando da tempo. Le maschere si stanno staccando e ciò provoca dolore. Ce ne stiamo liberando perché finalmente non abbiamo più paura di mostrarci. Tuttavia una parte di noi nonostante tutto è ancorata al vecchio, ed è necessario dare ad essa il tempo di morire con onore e dignità. Un gesto immenso di amore che dobbiamo a noi stessi.
Invito alla pazienza, a lasciare posto a questo potente flusso che possa lavorarci, che il Fuoco contenuto al suo interno bruci le cristallizzazioni e liberi dalla paura. Il risultato nel lungo periodo sarà il contatto con la nostra vera forza, cosa che può finalmente lasciare emergere la vera natura che ci contraddistingue. Stupirsi di se stessi, nell'esprimere le parti da sempre represse. Chi sono io? Partiamo dunque alla ricerca delle molteplici risposte a disposizione di ciascuno.
Ne parlerò anche nella diretta di questa sera alle 19,00 sulla mia pagina di Facebook.
In lak'ech!

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