Arte by Catrin Welz-Stein - Blumenseele (Anima Fiore)
Solo due parole in chiusura del decimo giorno dell'Onda della Tempesta. La Stella Gialla Planetaria manifesta il cambiamento che la Tempesta porta con sé. Stasera, tornando a casa una nuvola gigantesca in mezzo al mare emanava lampi e tuoni. In effetti l'elettricità si è scaricata, gli effetti dell'Onda diventano tangibili.
Due parole per esprimere le sincronicità di questa giornata in cui Venere, pianeta del piacere e della grazia, è tornata in moto diretto dopo più di un mese. Non è mai facile quando questo raro aspetto di retrogradazione accade: tornano i fantasmi degli amori passati, riaffiorano come se non fossero mai scomparsi. Viaggiarci accanto non è mai semplice, perché il rischio è che si aprano antiche voragini.
Sarebbe da chiedersi come siamo sopravvissuti al confronto? Già se fossimo riusciti a comprendere che dove ci troviamo ora è in effetti il posto migliore possibile per noi, avremmo vinto. Vinto rispetto alle illusioni dei fantasmi del passato, cresciuti rispetto alla voglia di fuga da una realtà senza sogni, responsabili nel creare invece progetti fattibili, tangibili, veri e sinceri.
La sincronicità dove si nasconde? Venere torna in moto diretto nel giorno della Stella Gialla, Glifo connesso alla sua orbita, Glifo simbolo di bellezza, grazia ed eleganza, della ricerca di armonia.
La Stella Gialla Planetaria manifesta la grazia che emerge dopo il lavacro della Tempesta, che ha saputo pulire le incrostazioni dal cuore. La Tempesta a volte è necessaria per ripulire a fondo; il moto di Venere indietro nel passato è necessario per mondare lo sguardo dalle forme illusorie di amore, affinché sia possibile darsi l'occasione di sperimentare l'amore nella sua verità e gioia, e apertura e miracolo.
Ecco l'Oracolo del Kin 88:
Perfeziono per Infondere Bellezza
Producendo Arte
Sigillo la Riserva dell'Eleganza
Con il Tono Planetario della Manifestazione
Sono Guidato dal Potere dell'Intelligenza
Sono un Portale di Attivazione Galattica... entra in me
In lak'ech!
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