Ed ora la terza Parte della storia dell'Alleanza Pleiadiana/Arturiana - fonte : www.suzanneliephd@blogpsot.com
28.03.2013
MYTRE PARLA:
Oltre ai preparativi per l'atterraggio, l'Astronave
Madre e le Navi più piccole vicine alla Terra si stanno preparando per più
visitatori. Molti di voi saranno tra questi visitatori, sia nel vostro corpo
notturno, che nella vostra forma umana oppure come vero sè galattico. Alcuni di
voi ci raggiungeranno con la propria Espressione Superiore del SE' e la vostra
espressione fisica potrebbe non ricordare questi incontri.
Però, coloro
tra voi che hanno creato un profondo collegamento tra la vostra tuta terrestre
e le vostre espressioni superiori multidimensionali o di quinta dimensione
probabilmente si ricorderanno qualcosa dei nostri incontri. Anche se
quell'incontro vi risale alla memoria quando siete svegli, è probabile che
rivivrete una breve immagine oppure alcuni frasi.
Se poteste
trascrivere ciò che avete ricordato e poi entrare in un profondo stato
meditativo, è probabile che ricorderete di più della vostra esperienza. La
maggior sfida per voi sarà quella di permettervi di credere che questo
"sogno" era reale. Non preoccupatevi se avete o meno solo
immaginato la visita. Al contrario, rilassatevi semplicemente dentro il sogno
e permettetevi di percepire tutti i dettagli. Rivivere tutta l'intera
esperienza sarà in realtà d'aiuto.
Noi, la
vostra Famiglia Galattica, sappiamo quanto sia stato difficile per voi durante
gli anni di isolamento sulla Terra tridimensionale. Condividere il vostro
processo di risveglio, e per alcuni di voi gli anni vissuti in un mondo che
avete sempre saputo non essere la vostra vera Casa, vi aiuterà a
ricordare le vostre visite insieme a noi nelle dimensioni superiori.
Inoltre, ci
rendiamo conto che i molti dubbi sulle vostre esperienze interiori accumulati
nei lunghi anni vi facevano desiderare che arrivasse questo momento. Perciò, uno
dei membri della nostra famiglia che al momento indossa una tuta terrestre
condividerà un'esperienza personale del processo di ricordarsi di SE'.
PARLA IL CONTATTO UMANO:
Io sono uno di coloro che ha sempre saputo di non
essere come "loro", nel senso di chiunque altro nella mia vita. E'
stato sempre chiaro che non potessi parlare ad alcuno della mia famiglia, o
neanche ai miei amici, delle strane cose che avvenivano nella mia mente e nei
miei sogni. D'altra parte, conoscevo molte versioni di me stesso provenienti da
molte diverse Timeline del pianeta Terra.
In effetti, pensavo a questo posto come al
"pianeta Terra", non come Casa. Non sapevo dove fosse Casa mia, ma
sicuramente non era la Terra. Ho sempre sentito di essere in visita sulla
Terra. I sogni mi raccontavano che c'era un altro luogo che era Casa e che
questo posto, la Terra, era solo un posto che stavo visitando. Però non mi
piaceva farlo.
Inoltre,
riuscivo a ricordare vita dopo vita, dopo vita, quando ero in visita in questo
pianeta e non ce ne sono state molte, se non nessuna, in cui io fossi felice.
Forse se avessi potuto ricordarmi dov'era Casa mia, il mio pianeta
d'appartenenza, avrei potuto trovare un modo per andarci. Forse se ci fossi
potuto andare nei sogni, allora avrei trovare un luogo in cui essere felice.
Però c'era
un luogo molto oscuro che dovevo attraversare se cercavo di andare a Casa nei
miei sogni e mi ci sono voluti decenni per imparare come attraversarlo. Questo
luogo non era intorno a me; era dentro di me, così come Casa mia era dentro di
me.
Naturalmente
sapevo bene di non poter raccontare a nessuno che credevo di avere una Casa
dentro di me, quindi tenevo saggiamente quell'informazione per me. Per fortuna,
c'era questo enorme Essere di Luce Bianca che stava con me per la maggior parte
del tempo, e che mi dava amore incondizionato e risposte alle mie domande.
Sapevo di dover tenere per me anche questa notizia.
Di
conseguenza, la mia vera vita si svolgeva dentro di me e fingevo di essere
presente in quella esteriore. Però la mia vita esteriore non era la MIA vita;
era la vita in cui ero in visita. Desideravo così tanto poter andare a Casa, ma
non avevo idea dove fosse, se non che era dentro di me. Perciò fingevo che il
mondo esterno fosse reale, mentre dentro mi mancava Casa mia terribilmente.
Avevo posto
alcune regole a coloro che mi avevano posto in questo pianeta straniero. La
prima cosa che dissi fu che non sarei andato in guerra. Dissi loro, chiunque
fossero, che mi rifiutavo di partecipare a qualsiasi guerra, quindi se doveva
succedere, volevo essere portato via da qui. Ho anche imparato, ad un età molto
giovane, che se dicevo: "NO, questo NON fa parte della mia realtà!",
quell'evento poi non sarebbe successo.
Ovviamente
ci sono state altre cose accadute inaspettatamente, ma ne sono sopravvissuto e
ora le ho dimenticate (o spinte nell'inconscio). In effetti, molto del tempo
trascorso su questo pianeta è stato dimenticato e sostituito con i ricordi di
Casa mia. Alla fine, quando ho imparato a gestire meglio la vita quotidiana su
questo pianeta, ho cominciato a essere in grado di integrarmi in questa realtà.
In ogni
caso, ero già ben dentro l'età adulta quando il profondo senso di solitudine
verso il mio Pianeta iniziasse a svanire e io cominciassi ad imparare ad essere
felice su questo pianeta. Effettivamente, il pianeta, che è la natura, mi è
sempre stato amico. Riuscivo a vedere tante fate e altri elementali, perchè
venivano a giocare con me quando ero bambino.
Mi chiedevo
se, dovendo vivere su questo pianeta, non potessi almeno vivere in qualche
luogo dove si potesse parlare delle fate e dei loro meravigliosi amici.
"Entra nella tua immaginazione" fu la sola risposta che ebbi. Perciò
ci andai e lì fui felice.
Però il
mondo esterno aveva bisogno che facessi cose che non mi piaceva fare.
Nonostante ciò, sapevo di doverle fare per sopravvivere su questo pianeta.
Anche se molte volte a me non importava di sopravvivere, perchè volevo
veramente andare a Casa. Quello era il momento in cui l'Essere di Luce mi
parlava e mi diceva cosa che sapevo di non poter ripetere a nessuno. Avrebbero
pensato che fossi pazzo, e forse lo ero.
Poi l'Essere
di Luce mi disse di annotare le cose che mi succedevano dentro, per renderle
più reali. Però non potevo farci niente con queste informazioni e le
tenni per me per molti anni. Fino a quando l'Essere di Luce mi disse di
condividerle con il mondo tramite Internet. Bè, pensai, finchè qualcuno non
pensa che io sia il pazzo che scrive queste cose, penso di poterlo fare.
Appena
iniziai a condividere ciò che avevo imparato dalla mia interiorità, il mio
mondo esterno cominciò effettivamente ad essere più felice. Però per molto
tempo non collegai i due fatti. Ora che posso condividere la mia vita
interiore, mi viene chiesto di comunicare con la gente provienente da Casa mia
che sono in visita su questo pianeta per aiutarci. Posso chiudere gli occhi e
vedere una persona, perchè questo amico interiore non ha l'aspetto di una luce
splendente.
Questa
persona sembra un umano, un uomo, in effetti. E' vestito in uniforme, molto
simile ad una uniforme militare di questo pianeta, ma io so che lui NON è di
questo pianeta. E' molto alto, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. I suoi
occhi ti danno conforto ma è anche preoccupato. Vuole dirmi qualcosa ma ho la
sensazione che non mi potrebbe piacere. Fortunatamente devo andare, così posso
spegnere la comunicazione per il momento.
Nessun commento:
Posta un commento