domenica 8 marzo 2020

08.03.2020 - TEMPESTA BLU INTONANTE, KIN 239 - LA DANZA DELLE EMOZIONI, TRA PAURA E SENSO DI LUCIDITA'

Opera di Catrin Welz-Stein - Equality


Si sa che in un giorno Tempesta Blu il carico emozionale è forte - le qualità di questo Glifo spingono alla catarsi per liberare il peso dal cuore. In effetti l'ansia si sente tanto. Sono molto sensibile al collettivo mentale, mi ci vuole poco per sentire il carico di paura di questo momento. E l'emozione paura fa così parte del mio quadro personale che mi sono svegliata prima del tempo, impossibilitata a trovare pace interiore. So già che questa sarà una giornata di grande ricerca di centratura. Oggi respiro, cerco il senso di radicamento, porto l'attenzione al corpo e cerco di stare in me il più possibile. Però non è facile ed agevole oggi rispetto ai giorni scorsi. Ma non importa. Già mentre scrivo la tensione diminuisce. 
Le congiunzioni che ho illustrato ieri raggiungono il grado preciso oggi: 
Luna Nera e Chirone a 04' Ariete continuano la loro danza uniti ormai da giorni, creando un'interessante miscela di spinta individualista che si fa spazio con temerarietà nella follia generalizzata che si percepisce intorno. Questo aspetto di congiunzione ci accompagna fino all'Equinozio del 20 marzo, quando il Sole, entrando a 00' Ariete, passerà la sua benedizione a questa zona inconscia del nostro Zodiaco interiore, aiutandoci a vedere la luce esattamente nel punto in cui si era percepita finora solo l'ombra.
Venere e Urano a 03' Toro scuotono le sicurezze mentali fin nelle fondamenta. Il senso di stabilità tipica di questo Segno di Terra necessita di trovare altre modalità di espressione, magari permettendosi di accettare l'esistenza dell'incertezza ed imparando a essere più elastici e possibilisti. Con buona pace del tasso di ansia incorporato.
Sole e Nettuno a 18' Pesci tendono a creare uno stato di nebbia intorno alla mente, dato dalla paura e dall'incertezza del momento; oppure creano la forza per contattare una visione molto vasta della realtà emozionale. Ciò dipende dal grado di consapevolezza a cui vibriamo. Potremmo anche oscillare tra queste due opzioni tutto il giorno. Sicuramente è un esercizio molto interessante di auto-osservazione. Notiamo come ci sentiamo quando siamo nel panico,  mentre l'onda assale il corpo, quali sono i pensieri e le immagini. Aspettiamo che l'onda passi, cercando di notare ciò che c'è oltre. Perché oltre c'è sempre qualcosa che ci aspetta. Oltre la nebbia, oltre il tremore del ventre, c'è la forza atavica nascosta sotto i diversi strati di vissuto, e noi la si può abbracciare, nonostante tutto.
In lak'ech!




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