Mi ritrovo a parlare dell'Asse Pesci/Vergine perché è la nota portante dell'attuale Cielo Astrologico. Nell'Astrobollettino del 04/10.10.2015 avevo scritto del transito dei Nodi Lunari lungo questo Asse e oggi lo voglio riesaminare alla luce della presenza degli altri pianeti presenti sia nei Pesci che nella Vergine.
Intanto parto dai Pesci, anche se è l'ultimo segno zodiacale, perché è lì che ora si trova il punto di inizio del viaggio evolutivo della coscienza collettiva. Questo punto, come esplorato nel succitato bollettino, è il Nodo Lunare Sud, entrato in Pesci il 10 ottobre scorso. Ricordo che il viaggio dei Nodi Lunari è retrogrado, quindi al momento essi si trovano negli ultimi gradi dell'Asse. Il segno dei Pesci è occupato da Nettuno (04.2011/01.2026), Governatore del segno, e da Chirone (03.2011/04.2018). Nettuno si trova nel suo segno per la prima volta dalla sua scoperta avvenuta alla fine del XIX secolo, è collegato con l'energia della Madre Cosmica, l'Amore Incondizionato, che noi umani necessitiamo ricostruire qui sulla Terra, dove non esiste. Nettuno dunque è arrivato, come pianeta lento, generazionale, per aprire il tempo della nuova Coscienza Cristica, quella del Risveglio dell'Uomo che si illumina rimanendo dentro il corpo fisico. A lui si accompagna Chirone, il Guaritore, il Maestro, il talento dell'Anima nascosto sotto la ferita che risale alle vite passate e che costantemente ci riporta qui per essere guarita. Essi insieme costituiscono un importante polo di puro Amore, a cui ora si è associato il Nodo Lunare Sud: l'amore e le ferite dovute all'amore non corrisposto diventano lo spunto per costruire un ponte verso la guarigione, verso il distacco dal passato. Non importa più ricordare il dolore di ieri, sapere cosa sia successo che ha determinato quel dolore. Ciò che conta è che quel dolore possiamo accettarlo e dargli dignità, perché diventa una nuova sfumatura che ci identifica, aggiunge spessore all'Arcobaleno della nostra Aura. E questo accade perché l'altra polarità opposta ai Pesci, la Vergine, ospita il Nodo Nord, il punto di arrivo della coscienza collettiva, insieme a Giove, la Missione della coscienza collettiva, e a Venere e Marte, i due innamorati dello zodiaco.
Dunque, procediamo con ordine: il Nodo Nord accoglie la marea emozionale dei Pesci, segno d'Acqua, mistico e sognatore, e le dà un contenimento, fa sì che il sogno trovi uno spazio concreto. La Vergine è un segno di Terra, logico, critico ed analitico, fa pulizia del superfluo e lascia che il flusso emozionale venga convogliato in qualcosa di costruttivo.
Giove si trova in Vergine dallo scorso agosto e vi rimane per un anno. Esso determina l'andamento della coscienza collettiva rispetto alle tendenze interiori. In questo caso ci rende tutti molto attenti allo stile di vita, che diventa purista, controllato, eliminando eccessi e stravizi. Il punto critico diventa la digestione, sia in senso fisico che psichico. Tracciamo linee di demarcazione tra ieri e domani e ci prepariamo al meglio per affrontare la vita sotto qualunque punto di vista.
Venere e Marte si sono tenuti mano nella mano per più di un mese (9.10/08.11). I due innamorati in Vergine non sono il massimo del romanticismo, ma cercano una soluzione logica senza soccombere al mare irrazionale delle emozioni.
Qui si parla della guarigione del Bambino Interiore, di passare dalla ferita che ci ha fatto sentire isolati e orfani, all'abbraccio infinito con il nostro Cuore, che è il Cuore dell'Altro, che è il Cuore della Madre Cosmica. Un abbraccio nell'abbraccio dell'Abbraccio.
Ora lo Stellium in Vergine sta per concludersi, Venere e Marte navigheranno presto in Bilancia, tuttavia i pianeti lenti ed i Nodi rimangono a lungo in questo Asse e ci offrono una finestra di tempo per entrare su questo ponte di unione tra gli opposti, per attirare dentro il corpo fisico quella vibrazione di Amore incondizionato che può essere radicato nella Terra.
La Vergine è la Terra, è il Femminile Sacro che accoglie in sé l'Oceano divino dei Pesci. L'Acqua della Fonte feconda la Terra del Femminile e da lì nasce l'Albero della Vita Celeste, radicato ed in estensione.
Stefania Gyan Salila