Facciamo il punto della situazione generale tra Astrologia Solare e Astrologia Galattica:
il 28 marzo Mercurio, pianeta che governa la memoria, l'uso dell'intelligenza ed i 5 sensi fisici, ha terminato il suo viaggio all'indietro nel Segno dei Pesci iniziato lo scorso 06 marzo. Quando questo accade, gli umani vengono tanto messi alla prova, poiché i Pesci sono un Segno di Acqua, il nostro delicato mondo emozionale. Il moto retrogrado di Mercurio è stato funzionale a trivellare ciò che era lì nascosto, rivelando situazioni rimaste sospese, volutamente rimosse in quanto troppo intense. Tutto quello che è avvenuto in queste tre ultime settimane è stato rendersi conto sempre di più di quello che siamo. La domanda ora è: come siamo usciti da questo confronto? Riusciamo ad amarci un po' di più, a essere più veri, più tranquilli, non più assorbiti dal mostrare, dal voler essere altro?
Contemporaneamente a questo, il 20 marzo scorso si è aperta la serie di 10 giorni/Kin Portali di Attivazione Galattica del Modulo Armonico Tzolkin, come sempre accade quando attraversiamo il tempospazio di 13 giorni chiamato Onda Incantata del Seme Giallo (nel 2019 dal 18 al 30 marzo). Un giorno Portale rappresenta una modalità di connessione fortissima tra Cielo e Terra. Dal centro della Galassia scendono attraverso i raggi solari frequenze altissime che sollecitano il sistema nervoso. Siamo chiamati a ricordare, a diventare consapevoli di essere Viaggiatori del Tempo venuti qui ad aiutare la Terra ad elevare la sua frequenza, attivando così il Corpo di Luce. Per facilitare il processo veniamo stimolati anche in maniera drammatica, affinché ci si renda conto di quanto ci nascondiamo. In questi giorni le solite strategie che portano gli umani a ignorare l'inconscio, a vivere sulla superficie, a far finta che vada tutto bene, non funzionano più. La serie dei giorni/Kin Portali si è aperto il 20 marzo e si chiude oggi. A cosa abbiamo fatto spazio in questi ultimi giorni? Possiamo accogliere dentro di noi la profondità della visione che si è aperta rispetto al perché siamo qui, al carico che ci siamo presi, al senso di morte che abbiamo dentro perché ci sentiamo separati, lontani, soli? Possiamo sentire che la Fonte è lì, in noi, che tutto quello che ci viene chiesto di fare è semplicemente rendercene conto?
Possiamo, una buona volta, fare pace con il fatto di stare qui, che siamo qui per qualcosa di più grande, smettendo di volare come una farfalla dentro un vaso di vetro, acquietandoci, sapendo che il sole non è la lampadina che illumina il vaso. Il Sole è in noi. Veniamo da lì, veniamo da un tempospazio oltre il Sole, e siamo venuti ad accendere il Sole nel nucleo di questo pianeta che si è fatto carico di trasportare se stesso dentro una nuova frequenza, in cui è atteso da tanti altri mondi che hanno percorso la stessa via eoni fa. Chi più, chi meno, siamo tutti coinvolti in questo processo e se non ci fermiamo a prenderne atto, continueremo a correre come formiche che scappano dal pericolo.
Oggi tutto si placa, i forti movimenti interiori si calmano perché lo stimolo si è acquietato. Guardiamoci intorno ed osserviamo ciò che siamo diventati. Quanto ci vuole ancora a ciascuno di noi per accorgersi di ciò che è? Stiamo aspettando l'arrivo della Nuova Terra, ma ci accorgiamo che lo spunto è già lì dentro di noi?
Stefania Gyan Salila