Nella notte tra il 29 ed il 30 giugno la Luna in Capricorno è entrata in congiunzione con la Luna Nera, un punto molto interessante a livello emozionale, perché può far dato la stura a forti contrasti interiori, reazioni di stizza e di chiusura generalizzate, decisioni repentine di portare a termine situazioni che impediscono la libera espressione personale.
Successivamente essa entra in Aquario e crea una tensione interiore (Quadratura) con Urano in Toro.
Dove finisce il senso di ampio respiro per costringere il movimento dello Spirito dentro automatismi privi di emozione? Quale ferita stiamo proteggendo nel dimenticarci della bellezza della libertà? Non esiste separazione, non esiste abbandono. Stiamo solo reiterando il momento di distacco dall'Amato, da quella parte lasciata altrove, la cui riscoperta è di solito il risultato di qualunque viaggio avventuroso decidiamo di intraprendere mentre viviamo su questo pianeta. Il trauma della nascita è l'abbandono di uno stato di coscienza ideale in cui abbiamo vissuto in totale meditazione e connessione, mentre il corpo fisico cresceva e si faceva coppa contenitiva per ospitare la luce della Fiamma che ci anima. E continuamente riproponiamo a noi stessi quel trauma, come se solo attraverso quel ricordo possiamo emozionarci e risvegliarci da un'esistenza fatta di strategie mentali prodotte per proteggerci dalla nostra stessa salvezza.
E allora ci scegliamo partner che ci abbandonano, o situazioni in cui non ci sentiamo riconosciuti, o che provocano lo smarrimento di non riuscire a trovare il proprio posto nella vita.
Possiamo fare pace con questa modalità distorta che spesso utilizziamo per ricordarci di noi stessi?
Sarebbe anche ora di dissipare le nebbie per comprendere che la sofferenza spesso nasce dalla difficoltà di accettare un flusso spontaneo e naturale della vita che si sta facendo attraverso di noi. Non si tratta di sminuire la drammaticità di alcuni passaggi profondi ed impegnativi, ma di ritrovare un centro da cui poter gestire il modo in cui abbiamo deciso interiormente di voler effettuare quel passaggio. Respirando si può modulare l'intensità della vita - respirando si possono attraversare le situazioni sentendole dentro il corpo, e da lì si possono ricevere intuizioni ed ispirazioni su come e verso dove dirigere i propri passi. Lo smarrimento arriva nel momento in cui lo stato di coscienza su cui siamo sintonizzati non ci basta più per comprendere ciò che sta accadendo. Allora i sensi si bloccano, tutta l'attenzione si disperde e torniamo bambini perduti senza una guida, senza una figura genitoriale che ci aiuti a risolvere la bua. Stare in quello stato è fondamentale: c'è chi diventa catatonico, chi irrequieto e comincia ad agire subito buttandosi in mille attività, chi fuma, chi mangia, chi grida. Non importa. E' fondamentale liberare la parte istintiva e selvaggia perché in quel momento siamo nudi nella nostra verità di fragilità. Poi da lì emana qualcosa, una forza, una verità ancora più forte che ci richiama alla vita: ecco che improvvisamente le priorità cambiano e la sensazione diventa: non ho più nulla da perdere. E sentiamo di essere diventati invincibili.
Tutto questo accade e si muove dentro mentre, in base al Sincronario Galattico, si chiude l'Onda della Scimmia, lo spazio temporale di 13 giorni che ha aperto lo sguardo verso un diverso senso dell'esistenza, mettendo in luce cose che non potevamo vedere prima. L'Onda si chiude con la Notte Blu Cosmica, Kin 143. Essa ci pone una domanda diretta: hai forse rinunciato ai tuoi sogni per timore e poca fiducia in te stesso? Quanto ti è costato?
Sei disposto a rivedere la relazione con te stesso, mettendoti al centro della tua vita, dando alle tue priorità un diverso ordine da quello attualmente in corso? Riesci a direzionare la tua vita verso qualcosa che ti faccia sentire vivo? Quali sono i tuoi sogni? Dentro di te c'è un no o un sì verso la vita?
Non sono domande facili, ma questi passaggi ci aiutano ad liberare il Sognatore chiuso dentro di noi. Tutti noi abbiamo il Sognatore interiore. E' quella parte che sogna noi stessi che viviamo. E' un lato che deve essere nutrito, affinché le immagini che produce siano brillanti, splendenti ed abbiamo tanta forza. Da qui vengono emanate le frequenze che si trasformano negli eventi che viviamo. Che sogno vogliamo sognare? Nessuno può farlo al posto nostro. Dunque, se non noi, chi? E se non ora, quando?
Domani inizia l'Onda del Seme Giallo, Kin 144, altro magico viaggio nella Fioritura del Sé.
In lak'ech! (Io Sono un Altro Te Stesso)
Stefania Gyan Salila